L’aliquota IRPEF applicata durante l'anno viene calcolata in base alle proiezioni che considerano il reddito complessivo (da lavoro dipendente) previsto nell’arco dell’anno (tenendo conto per il calcolo anche di quello dell’anno precedente). In sede di conguaglio si rimedia agli inevitabili scostamenti delle proiezioni di cui sopra che solitamente si verificano per l'espletamento di lavoro straordinario, per la riscossione di indennità (esterna, notturna, missione, etc.), per aumenti stipendiali.
In definitiva, dunque, se in sede di conguaglio si deve pagare è perché lo si è fatto di meno del dovuto durante l'anno.
Se invece viene restituita qualche somma, è perché si è pagato di più del dovuto. Naturalmente nella remota ipotesi che le proiezioni di cui sopra ed i calcoli conseguenti risultino azzeccati, né si percepisce né si paga nulla. Buon lavoro, gennarino de fazio
Buon lavoro,