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Nostra nota 10914 - Oggetto: Ricognizione ore di lavoro straordinario anni pregressi non remunerate al personale del Corpo di polizia penitenziaria (aggiornamento: il riscontro dal DAP).

Si è incidentalmente appreso della diffusione, da parte della Sua Direzione generale, della nota n. m_dg.GDAP.21/10/2025.0454326.U, allo stato non partecipata alle Organizzazioni Sindacali, che dovrebbero essere tempestivamente informate ratione materiae, recante medesimo oggetto della presente e vertente anche sulla disponibilità nel sistema GUSWeb di una pagina sul menù servizi: “RICOGNIZIONE PER PAGAMENTO RIPOSI COMPENSATIVI REMUNERABILI”, che di per sé, a riguardo della disciplina vigente, appare come un perfetto ossimoro.

Atteso ciò e considerato che l’Accordo Nazionale Quadro del 5 ottobre 2023, fra l’altro, detta:

  • Le richieste di prestazioni di lavoro straordinario devono essere contenute entro il limite dell’assegnazione disposta.” (comma 11, art. 11);
  • “Al dipendente deve essere garantita la corresponsione delle prestazioni di lavoro straordinario. È facoltà del dipendente chiedere turni di riposo compensativo o di recupero ore, in luogo del pagamento delle prestazioni straordinarie rese su base mensile anche se remunerabili in ragione degli stanziamenti.” (comma 12, art. 11);
  • “Il giorno di riposo compensativo ovvero di recupero ore deve essere autorizzato nella data indicata dal richiedente. Quando ostino esigenze di servizio, adeguatamente motivate per iscritto, l’Amministrazione concorderà con l’interessato la fruizione in altra data.” (comma 1, art. 12);

considerato altresì, che il comma 6, art. 10, DPR n. 39/2018 reca: “Per il personale della Polizia di Stato e del Corpo di polizia penitenziaria, le ore di lavoro straordinario eventualmente non retribuite o non recuperate a titolo di riposo compensativo entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello in cui sono state effettuate sono comunque retribuite nell'ambito delle risorse disponibili, limitatamente alla quota spettante, entro l'anno successivo”, sembra desumersi, peraltro con ragionevole certezza, che la prassi in uso e la direttiva di cui si discute si pongano in antitesi e violazione delle norme pattizie in vigore.

Nell’invitare, pertanto, formalmente la S.V. ad adottare ogni misura di competenza finalizzata al perseguire la compiuta e inderogabile adesione alle regole codificate e la cessazione di ogni condotta perpetrata in violazione dei diritti umani, costituzionali e contrattuali degli appartenenti alla Polizia penitenziaria, si richiedono cortesi e urgentissime informazioni in ordine a quanto in argomento con riserva espressa di esperire ulteriori e più incisive iniziative in ogni sede competente.

Nell’attesa, distinti saluti.

10914_straordionario_ottobre_2025.pdf

straordinario_ricognizione_ore.pdf

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