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Nota n°8175 dell'1.02.16 Pres.SantiConsolo Capo del DAP Dott. Massimo de Pascalis V. Capo del DAP
Dott. Pietro Buffa Direttore Generale del Personale e delle Risorse – DAP ROMA
Oggetto: Mobilità operatori Corpo di polizia penitenziaria – Incongruenze, contraddizioni e profili di illegittimità.
Nonostante le mutazioni, i cambiamenti e la (annunciata) riorganizzazione che hanno interessato e stanno tuttora riguardando l’Amministrazione penitenziaria, sia sotto il profilo delle Autorità di vertice sia per l’assetto strutturale, dobbiamo, purtroppo, rilevare che l’incedere del DAP si caratterizza ancora – in negativo – per la straordinaria continuità con il passato.La gestione degli operatori del Corpo di polizia penitenziaria, presenta tuttora palesi contraddizioni, incongruenze, sperequazioni e, persino, profili di illegittimità che connotano una molteplicità di provvedimenti.Il tutto, peraltro, rimane ammantato da una coltre di mistero dato che al DAP, come troppo spesso accade, si dimenticano le più elementari regole di trasparenza e gli obblighi di informazione alle Organizzazioni Sindacali, non solo integrando estremi di condotta antisindacale, ma ponendosi pure in aperto contrasto con i principi trasparenza, imparzialità e buon andamento degli uffici pubblic.Per di più i provvedimenti ai quali in questa circostanza ci riferiamo si contraddistinguono per i termini e le modalità adottate che, quasi “furtivamente” impongono la rapida esecuzione degli stessi.
Inevitabile porre in evidenza la singolare contrapposizione di questi provvedimenti con quelli il cui procedimento si fonda su presupposti di legge e/o regolamentari e che quasi mai si concludono nei termini fissati ex legge n. 241/90. Sono di queste ore, infatti, alcune disposizioni emesse dalla Direzione generale del personale e delle risorse del DAP per l’assegnazione temporanea, per supposte esigenze dell’Amministrazione, di contingenti di personale di Polizia penitenziaria presso istituti/o penitenziari recentemente destinatari di trasferimenti in forte esubero rispetto alla pianta organica stabilita, a fronte di altre realtà le cui gravi carenze non destano la dovuta attenzione anche quando si aprano nuovi istituti o padiglioni.In particolare, con la recentissima mobilità ordinaria l’Amministrazione ha proceduto – solo in alcuni casi – a disporre trasferimenti di appartenenti al ruolo degli Agenti e degli Assistenti uomini anche in eccedenza rispetto alle piante organiche provveditoriali e di sede. Ciò sul dichiarato presupposto che i conseguenti esuberi si sarebbero sanati con l’imminente rimodulazione delle piante organiche dettata dalla legge n. 117/2014.
Mentre scriviamo, tuttavia, risulta che alcune fra quelle sedi sono interessate da nuove ed ulteriori assegnazioni temporanee che, aggiungendosi alle predette eccedenze, si pongono in esubero anche rispetto alla rimodulazione delle piante organiche per come proposta dall’Amministrazione con nota n. 0015223 del 15 u.s.
Per contro, non si è proceduto alla proroga di analoghe assegnazioni temporanee in altre realtà dove sono stati aperti nuovi padiglioni e le cui eventuali eccedenze organiche potrebbero invece sanarsi depurando il dato degli operatori amministrati dalle unità assegnate in sedi extramoenia.
A ciò si aggiunga che in altri territori ancora (cfr. Rovigo) si persevera nel voler aprire nuovi istituti senza significativi incrementi di personale.
Se questo è il nuovo corso a noi, francamente, non piace perché non cambia nulla rispetto al passato in quanto le logiche e le procedure sono le medesime.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte per far sì che, finalmente, le cose cambino ma la base dalla quale non si può prescindere passa per il rispetto delle prerogative sindacali, la trasparenza e l’imparzialità.
E’ dal centro che bisogna dare il buon esempio rispettandosi a vicenda e dimostrando, con i fatti che, salvaguardando le peculiarità di ognuno, è possibile far coincidere il diritto con il buon andamento dell’amministrazione pubblica.
Per quanto accennato, anche per evitare che la serenità di dialogo con l’appena insediatosi Direttore generale del personale e delle risorse, a partire dall’incontro già fissato per l’8 p.v., possa essere minata da atti precostituiti, non partecipati ed incomprensibili, si pregano le SS.LL. di voler intervenire ciascuna per quanto di rispettiva competenza affinché vengano immediatamente sospesi i provvedimenti di assegnazione temporanea cui si è fatto cenno e si apra un tavolo di confronto sulle esigenze operative specifiche che riguardino l’intero territorio nazionale e sulle modalità con le quali affrontarle.Nell’attesa, molti cordiali saluti.
Il Segretario Generale Angelo Urso

 

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