On. Ministro, il Consiglio di Amministrazione dell’Ente di Assistenza per il Personale dell’Amministrazione Penitenziaria ha comunicato di aver deciso di sopprimere dall’anno in corso il  riconoscimento del tradizionale, ma potrebbe dirsi “storico” , buono dell’Epifania destinato ai figli dei dipendenti minori di anni 12.
Tale decisione, dettata da ragioni meramente economiche, pare esser stata in qualche misura concordata con il Comitato di Indirizzo Generale in una riunione di cui però non è stato possibile rinvenire alcun verbale.

A prescindere, tuttavia, da ogni disquisizione di natura contabile-amministrava-burocratica, detta determinazione sta ingenerando fortissimi malumori tra gli operatori interessati che, peraltro, apprendono della decisione solo alla vigilia del periodo in cui si sarebbe concretizzato l’evento. Ma ciò che più dispiace e non può essere condivisa è avallata appunto la circostanza che proprio
nell’anno del Bicentenario si decreti repentinamente la fine di una tradizione storica la quale, al di là dell’esiguo valore economico in gioco, si pone anche come strumento d’aggregazione mediante le iniziative che si realizzano (rectius: si realizzavano) nelle sedi penitenziarie proprio per celebrare la festa della “Befana” e la distribuzione dei doni.
Si chiede pertanto alla S.V. Onorevole di voler intercedere presso il Consiglio di Amministrazione dell’Ente affinché si valuti compiutamente la possibilità di mantenere l’elargizione dei buoni di cui si discute e si trovino soluzioni diverse per rimpinguare, sempre nell’interesse degli operatori, le finanze dell’Ente medesimo.

Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro, molti cordiali saluti.

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