Nota congiunta - Le scriventi OO.SS., con diverse note indirizzate all’Onorevole Ministro della Giustizia, da ultimo in data 22 marzo 19, hanno partecipato al Vertice politico del Corpo le gravi condizioni in cui versa la Polizia Penitenziaria.
Non hanno sottaciuto l’assenza di relazione con l’Amministrazione e già nell’incontro del 6 marzo, tenutosi presso il Palazzo di via Arenula, hanno impegnato il Ministro alla calendarizzazione di incontri su poche ma precise tematiche fondamentali e strategiche. Su tutte, oltre all’annosa questione delle aggressioni, due nodi gordiani rispetto ai quali il Ministero della Giustizia rappresenta la sede naturale per la risoluzione:  la revisione del DM 2 ottobre 2017 e conseguenti PP.CC.DD. relativi alla dotazione organica del Corpo, la cui urgenza è strettamente connessa all’assegnazione del prossimo corso allievi agenti;  la chiarificazione in merito alla gratuità delle caserme, rispetto alle quali è stato ripristinato il contributo economico a carico del fruitore nonostante la chiara previsione normativa di senso contrario. Per senso di responsabilità, le scriventi OO.SS. hanno orientato il proprio atteggiamento ad un’apertura di credito nei confronti di tutto l’apparato politico di via Arenula e del suo massimo esponente, certi di incontrare una sensibilità che, andando oltre le rassicurazioni, si trasformasse in interventi concreti. Le rassicurazioni ricevute il 6 marzo dal Ministro della Giustizia sono state disattese e la prospettazione di un’azione di protesta sindacale, che avrebbe già dovuto prender forma questa settimana, deve necessariamente avere corso vista l’assoluta sordità rispetto alle esigenze della polizia penitenziaria dimostrata tanto dai Vertici amministrativi, quanto dal Vertice politico che fa giungere, a poche ore dalla convocazione odierna, un rinvio a data da destinarsi per concomitanti impegni. Il tutto senza fornire alcun riscontro alle molteplici note a Lui indirizzate. E’ per questi motivi che le scriventi OO.SS., già in conclamato stato di agitazione, annunciano per il prossimo 10 aprile una conferenza stampa per un focus sulle motivazioni della protesta e per il giorno 16 aprile una manifestazione di protesta innanzi la sede del Ministero della Giustizia; eventi che vanno ad aggiungersi alla manifestazione già organizzata per il prossimo 5 aprile dinanzi alla sede del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.