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Ascolta qui gli interventi del Segretario Generale Gennarino De Fazio

Primo intervento

Secondo intervento

 

Leggi qui l'ultim'ora -  È proseguito stamani e fino a pomeriggio inoltrato presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, in sede tecnica, il confronto per il rinnovo del CCNL 2019-2021 per il Comparto Sicurezza.

         Presenti, per la delegazione di parte pubblica, il Dott. Talamo (DFP), il Cons. Gallozzi (DFP), la Dott.ssa Centra (MEF), nonché i rappresentanti delle Amministrazioni interessate (alcuni in presenza altri in video-collegamento), tra cui il DGPR del DAP, Parisi.

La UILPA Polizia penitenziaria, sulla scorta delle risorse economiche appostate e le tabelle fornite, ha chiesto con forza la calendarizzazione di specifiche riunioni per passare alla definizione delle singole questioni che vanno affrontate nel merito, a cominciare dagli aspetti normativi che, però, hanno comunque degli effetti economici.

Nondimeno, in linea con quanto indicato nella piattaforma rivendicativa già formalmente presentata congiuntamente a USIP, USIC, USIF e USMIA, non ha mancato di ribadire quanto già aveva espresso nelle riunioni precedenti (repetita iuvant dicevano i latini) e, in particolare, fra i principali temi, ha ulteriormente sottolineato:

  • È indispensabile invertire il trend che vede gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria a ogni tornata contrattuale sempre più penalizzati in relazione alla ripartizione dei fondi destinati alla retribuzione accessoria (l’importo disponibile per il FESI per un Poliziotto penitenziario è pari a circa la metà di quello disponibile per un appartenente alla Polizia di Stato);
  • Per il lavoro straordinario deve essere ripristinata l’efficacia dell’art. 5 del DPR n. 150/87, ristabilendo così una maggiorazione percentuale automatica per fascia rispetto al lavoro ordinario (diurno: +15%; notturno e festivo: +30%; notturno festivo: +50%) e questo non dovrà gravare sulle risorse contrattuali, ma dovrà ottenersi abbattendo il monte ore e procedendo a consequenziali assunzioni;
  • Vanno rivalutate le indennità e ne vanno previste di ulteriori (es.: indennità di sezione);
  • Va aumentato l’importo del buono pasto e va migliorata la disciplina per la sua attribuzione;
  • Va aggiornato l’importo della diaria e adeguati i limiti massimi per il rimborso dei pasti in occasione dei servizi di missione;
  • È necessaria una forma di detassazione della retribuzione accessoria.

 

Tutto ciò, naturalmente, fermo restando gli adeguamenti economici dello stipendio tabellare e considerando, come già detto in precedenti comunicati, che le risorse stanziate consentono un aumento omnicomprensivo medio, lordo e a regime pari a 129,00 euro per la Polizia penitenziaria.

 

Sul piano più prettamente normativo, la UILPA PP ha ancora una volta rimandato ai contenuti della piattaforma rivendicativa e a quanto già illustrato nelle precedenti riunioni richiamando nuovamente alcune delle principali tematiche da affrontare, fra cui:

 

  • Diritto di famiglia;
  • Genitorialità;
  • Malattia e visite specialistiche;
  • Ferie solidali;
  • Definizione delle modalità attuative delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro in relazione alle attività operative specificamente istituzionali;
  • Conciliazione fra i tempi di vita e di lavoro;
  • Welfare d’amministrazione e previdenza integrativa;
  • Norme di garanzia (“anche per rendere esigibili gli accordi sottoscritti”);
  • Disciplina per l’interpretazione autentica dei contratti;
  • Norme di tutela, anche legale;
  • Disciplina dell’utilizzo delle nuove tecnologie e dei sistemi di videosorveglianza affinché sia esclusa ogni possibilità di controllo a distanza degli operatori (e i conseguenti procedimenti disciplinari).

 

         Soprattutto, attese le molteplici inchieste che, specie dopo l’introduzione nell’ordinamento del reato di tortura, interessano su tutto il territorio nazionale gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria (e, per ragioni analoghe, gli appartenenti alle altre forze dell’ordine), i quali si trovano fra l’incudine costituito dai detenuti e il martello della disorganizzazione delle carceri dovuta a decenni di disattenzione e pressapochismo della politica, è stato ulteriormente posto l’accento sulla necessità di rafforzare e rendere compiutamente efficaci gli istituti di tutela legale.

        

         Infine, è stato evidenziato che sarà essenziale, ai fini di un esito positivo del negoziato, definire il “pacchetto” di misure, annunciato dai Ministri Brunetta e Lamorgese, per la realizzazione di un quadro di interventi volti a finanziare gli istituti collegati alla specificità degli operatori del comparto sicurezza.

 

         Per maggiori dettagli, si rimanda alle registrazioni audio dei due principali interventi UILPA PP (disponibili nel nostro sito web) e al comunicato stampa congiunto in corso diffusione.

 

         Il confronto negoziale proseguirà il prossimo 30 luglio.

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