Orlando: “Termine ‘Polizia’ non può essere abbandonato, ma deve essere esaltato”

         Si è tenuta nella tarda mattinata di ieri, nella sede romana di Via Arenula, la riunione fra il Ministro e le OO.SS. (per la PolPen assente l’OSAPP) in preparazione dell’evento conclusivo degli Stati Generali dell’Esecuzione Penale in programma per il 18 e 19 prossimi.

         Nella delegazione ministeriale, oltre al ministro Orlando (arrivato a riunione inoltrata), il Sottosegretario Ferri, il Capo di Gabinetto Melillo ed i suoi Vice Tuccillo e Fabbrini; sul finire la delegazione è stata raggiunta anche dal Capo del DAP Consolo.

         All’apertura dell’incontro la delegazione ministeriale ha ribadito (per quanti non lo avevano ancora capito) che i lavori degli Stati Generali (e dei Tavoli tematici) sono “indipendenti” e non interpretano, di per sé, il pensiero del Ministro e del Governo. Hanno costituito invece lo strumento per far discutere intorno al carcere e all’esecuzione penale, coinvolgendo un ampio numero di persone e autorità, i cui esiti saranno autonomamente valutati e considerati quando il Parlamento approverà la delega al Governo per la riforma dell’Ordinamento Penitenziario (il ddl è attualmente in seconda lettura al Senato).

         La UILPA Polizia Penitenziaria, nel proprio intervento (audio integralmente disponibile online), ha affermato di condividere le dichiarazioni d’intenti del Ministro e, soprattutto, l’approccio di grande apertura al confronto, desumibile fra l’altro dal testo dell’audizione presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati del 17 febbraio scorso.

         Ha tuttavia rivendicato lo spazio per il confronto di merito sulle singole tematiche. Confronto che – ha lamentato la UIL – è stato eluso o comunque insufficiente in passato, come nel caso della promulgazione del DM relativo ai posti di funzione del DAP (2 marzo 2016). Ha dunque ribadito quanto quel DM non soddisfi, pur tenendo presente che dovrà essere rivisto (come la UIL ha già scritto nella nota dell’ 8 gennaio 2016) all’esito del riallineamento dei ruoli direttivi e del riordino con il necessario ampliamento dei posti di funzione dirigenziale per la PolPen (che presuppone il significativo aumento del numero dei dirigenti di PolPen). Su questo sono pervenute ampie rassicurazioni dalla delegazione ministeriale.

         Entrando nel vivo del processo riformatore e dei lavori dei Tavoli tematici degli Stati Generali, in estrema sintesi, la UILPA P.P. ha tenuto a precisare:

  • Occorre accelerare sul riallineamento e serrare il confronto sul riordino delle carriere; è necessario impegnarsi e vigilare affinché i posti di dirigenza riservati alla PolPen siano percentualmente uguali a quelli riservati alle altre FF.PP. (“equiordinazione significa anche pari proporzioni nei ruoli”);
  • Non si sente l’esigenza stringente di mutare la denominazione del Corpo di polizia penitenziaria;
  • In ogni caso non appassiona un dibattito sulla denominazione, quanto invece quello sul ruolo, le funzioni, le competenze, gli organici, etc. dell’attuale PolPen;
  • È evidente, però, che tanto più per una Forza di Polizia, le sue caratteristiche debbano essere immediatamente percepibili anche dal nome, dunque non deve in qualsiasi caso scomparire la denominazione “POLIZIA”, né possono essere limitate le funzioni di P.G.;
  • La UILPA P.P. auspica un Corpo di polizia altamente specializzato, con funzioni ampliate, pienamente inserito anche nel dettato di cui all’art. 16 della legge 121/81, che abbia una propria struttura, i propri posti di funzione e, dunque, una propria dirigenza (proporzionata all’organico) anche di livello generale, proiettato pure verso l’esterno; cioè verso le misure alternative, la giustizia riparativa, in altre parole verso la probation; Se proprio si volesse racchiudere tutto questo in una terminologia, si potrebbe pensare a una “Polizia dell’Esecuzione Penale” ;
  • Su questi presupposti la UILPA P.P. è disponibile ad offrire il proprio contributo di analisi e di idee e non si opporrebbe di certo all’apertura dei ruoli tecnici ad altre figure professionali;
  • Nel merito dei lavori del Tavolo 15, la UILPA P.P., ha poi detto di sentirsi vicina alla prima delle due ipotesi di lavoro alternative (quella nota come “proposta de Pascalis”), che peraltro ricomprende idee che sono proprio patrimonio da oltre 15 anni. Quella proposta si caratterizza per concretezza e visione di prospettiva e mira a valorizzare il Corpo e le sue funzioni, coniugando ciò con la reingegnerizzazione degli spazi di autonomia relazionale delle altre figure professionali;
  • In merito ai lavori del Tavolo 6, la UILPA P.P. ha detto che occorre distinguere l’ “affettività”  dalla “sessualità” e che su quest’ultima occorre riflettere attentamente, anche perché ne deriverà la “procreazione in carcere”; in ogni caso ha ribadito che se vi dovrà essere dovrà avvenire al di fuori di qualsiasi controllo e responsabilità degli operatori ed in strutture all’uopo predisposte (il che presupporrebbe il rilascio di speciali permessi);
  • In ogni caso, per fare tutto questo, e per dare anche un senso e una prospettiva all’istituito nuovo DGMC, occorre coltivare una seria politica degli organici per potenziarli, formarli ed aggiornarli in maniera continuativa;
  • Inoltre è stato evidenziato quanto sia altresì necessario il riconoscimento economico, che passa anche attraverso il rinnovo del CCNL non più ulteriormente rinviabile.

         La delegazione ministeriale ha fornito ampie rassicurazioni su tutte le più importanti questioni, ivi compreso il numero di posti di dirigenza che dovranno essere riservati alla PolPen nell’ambito del riordino e sulle funzioni del Corpo e delle sua denominazione (battuta del Pres. Melillo: “cambiarla ci costerebbe pure cambiare logo, etc.”);

         In particolare il Ministro Orlando ha escluso categoricamente che possa essere abbandonato il termine “Polizia” , aggiungendo che anzi dovrà essere esaltato e riempito di significato accrescendo (e non limitando) le funzioni all’esterno e di PG. Inoltre, rispondendo evidentemente a chi aveva ripetutamente sostenuto che il riallineamento dei ruoli direttivi non fosse una priorità per il Corpo, ha detto che il riallineamento è necessario affinché la PolPen non sia di serie B rispetto alle altre FF.PP. e affinché si creino le precondizioni proprio per ottenere quei posti di dirigenza che si rivendicano al tavolo del riordino.

         Infine ha ribadito come gli Stati Generali abbiano costituito anche uno strumento per coinvolgere l’opinione pubblica e le istituzioni e per dar forza alle richieste di risorse economiche necessarie alla compiuta realizzazione del progetto di riforma. Ha invitato dunque a partecipare, perché chi non ci sarà si sottrarrà per sua scelta al confronto successivo che, ha garantito, sarà il più aperto possibile.

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Riunione con il Sottosegretario Sen. Federica Chiavaroli

           

         La riunione con il Ministro è stata preceduta da un breve incontro informale, di natura conoscitiva, convocato dal Sottosegretario Chiavaroli (con delega al Personale). Il confronto è stato molto cordiale e la Sen. Chiavaroli ha avuto parole di elogio e di stima per la Polizia penitenziaria.

         La UILPA P.P. anche in questo caso ha evidenziato le criticità del sistema, con il “trattamento inumano e degradante” che si è riversato nei confronti degli operatori.

         Ha evidenziato la schizofrenia della politica che taglia gli organici di quasi 4.500 unità. Mentre l’emergenza avrebbe imposto misure ed assunzioni straordinarie.

         Ha rivendicato immediati interventi per limitare gli eventi critici e le aggressioni nei confronti degli operatori, ricordando che la tutela dell’incolumità dei dipendenti è un preciso obbligo per il datore di lavoro.

         Ha richiesto una seria politica per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e lo stress da lavoro correlato, ribadendo anche la scarsa efficacia del VISAG, atteso che i controllori dipendono e sono subordinati ai controllati.

         Ha inoltre reclamato il riconoscimento economico per gli operatori e il rinnovo del contratto di lavoro, non più procrastinabile.

         Per ulteriori materie e dettagli si rimanda all’audio dell’intervento integralmente disponibile online.

         In chiusura il Sottosegretario, che ha dimostrato apprezzabile sensibilità, ha riconosciuto molte delle problematiche segnalate e ha assicurato che si farà promotore di specifiche iniziative.

         Ha poi invitato le OO.SS. a fornire il loro contributo, dichiarandosi ampiamente disponibile a valutarne ed eventualmente accoglierne i suggerimenti e le proposte.