La grave crisi che investe da anni il sistema penitenziario è stata affrontata in modo inadeguato dai Governi che si sono succeduti alla guida del Paese. La logica della gestione dell'emergenza non è mai stata accompagnata da concreti progetti di riforma adeguatamente finanziati. Basti pensare che, malgrado la sentenza di condanna inflitta dalla CEDU al nostro Paese, nel settore si sono registrati tagli di spesa e degli organici a fronte di aperture di nuovi istituti o padiglioni detentivi e attribuzione di nuove funzioni. Parallelamente, mentre tutto il comparto sicurezza beneficiava di risorse economiche aggiuntive e assunzioni straordinarie o anticipate, nulla veniva prospettato per il Corpo della Polizia Penitenziaria che, va ricordato ancora una volta, è in attesa di una convocazione sul rinnovo del contratto di lavoro fermo al 2009.
Negli stessi anni coloro che si sono avvicendati ai vertici dell'amministrazione penitenziaria o non sono stati messi nelle condizioni di poter incidere o hanno dato prova di scarsa lungimiranza ... leggi qui