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Nel pomeriggio odierno, la UIL ha aderito alla convocazione dell’Amministrazione per discutere di “Alcuni istituti contrattuali”. La riunione è stata presieduta dal Dott. Buffa, Direttore generale del personale e delle risorse, ma ben presto, come si sospettava, si è scoperto che in realtà il tema all’ordine del giorno era quello (caro a non poche OO.SS.) dei trasferimenti per aspettativa sindacale non retribuita.

         In sostanza, si tratta di quell’istituto contrattuale che prevede come conseguenza la possibilità di essere trasferiti nella sede in cui si è esercitato il mandato sindacale dopo due anni di aspettativa non retribuita. Tale istituto (l’aspettativa) costituisce una prerogativa sindacale che, tuttavia, nostro malgrado, si è prestato ad essere utilizzato strumentalmente e talvolta fittiziamente all’unico fine di ottenere il trasferimento (che invece è solo una possibile conseguenza della prerogativa) nella sede ambita al di fuori delle regolari procedure di mobilità ordinaria, le quali al contrario vengono in tal modo aggirate ed eluse.

         Nella riunione odierna, l’Amministrazione recependo in gran parte una proposta formulata da molte delle OO.SS. rappresentative, ha proposto la stipula dell’ “Accordo extracontrattuale” che alleghiamo.

         La delegazione UIL con il proprio intervento (ascoltabile integralmente online), ha dapprima evidenziato la paradossalità dell’agire del DAP che non si confronta con le OO.SS. sulle materie espressamente indicate come oggetto di negoziazione/esame, mentre vorrebbe realizzare un Accordo al di fuori delle procedure contrattuali su una tematica rispetto alla quale andrebbe semplicemente applicata la norma.

         Nel merito, la UIL ha poi evidenziato che non si può accettare la riduzione numerica delle aspettative, senza invece intaccare l’automaticità dei trasferimenti e a prescindere da qualsiasi valutazione, per esempio, in ordine agli organici e agli aventi diritto (perché in graduatoria da svariati anni, per legge n. 104/92, per art. 42-bis, D.Lgs. n. 151/2001, etc.). Al contrario l’Amministrazione deve esercitare la sua funzione smettendo di essere complice degli utilizzi impropri dell’aspettativa e togliere ogni automatismo al trasferimento, che deve essere subordinato ad altre valutazioni, se del caso anche da condividere con le OO.SS. (vedi in proposito la nota UIL dell’11/01/2016). Così come non ha mancato di sottolineare che non solo non sottoscriverà alcun accordo extracontrattuale del tipo proposto, ma farebbe quanto nelle sue facoltà per determinarne l’annullamento qualora venisse comunque stipulato.

         La riunione ha visto anche il susseguirsi di momenti di tensione ed ha rischiato di finire in bagarre, con alcune OO.SS. che hanno di fatto confermato che il trasferimento costituisce una sorta di ricompensa per coloro che si prestano per due anni a svolgere attività sindacale ed a procacciare adesioni al sindacato senza percepire alcuna retribuzione.

            Tuttavia, mancando l’accordo l’Amministrazione ha concordato con alcune OO.SS. (non con la UIL) che attenderà alcuni giorni (nell’ordine di una settimana) eventuali proposte di modifica al testo di Accordo extracontrattuale proposto per poi eventualmente riportarlo al tavolo di discussione o, in alternativa, ad assumere le sue autonome determinazioni.    

         La UIL ovviamente vigilerà e valuterà di conseguenza il da farsi, se necessario anche prima e al di là della manifestazione di protesta già proclamata per il giorno 29 p.v.

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