Si è tenuta oggi la seconda riunione al DAP per la sottoscrizione del FESI anno 2107 - Posizioni ancora distanti tra le OO.SS. stesse nonchè l'amministrazione. Si pubblica la reintegrazione audio della seconda parte dell'intervento UIL, la prima parte è andata persa per motivi tecnici, seguirà comunicato con i dettagli.

Ancora un nulla di fatto dopo il secondo incontro al DAP per definire l’Accordo per il riconoscimento del FESI relativo all’anno 2017.

La riunione di stamattina, presieduta dal D.G. del Personale e delle Risorse del DAP con la presenza anche dell’Omologo del DGMC, ha preso le mosse partendo dal testo proposto dall’Amministrazione e già pubblicato online.

La delegazione UIL, in premessa, ha riproposto il progetto che presenta, purtroppo vanamente, ormai da svariati anni e che si prefigge di ottenere semplificazione, certezza di attribuzione, gradazione nella ripartizione delle risorse in funzione del servizio effettivamente prestato e tempestività di pagamento. In estrema sintesi, si propone di remunerare le presenze effettive (senza che sia necessario raggiungere una determinata soglia), se mai diversificandole anche in funzione del turno di servizio (mattina, sera, notte) e prevedendo uno o due bonus ulteriori al totalizzarne di un certo numero. Inoltre si chiede di eliminare la contrattazione decentrata (frutto di lungaggini e storture) e d’individuare già nell’Accordo nazionale le fattispecie da incentivare.

Tuttavia, anche riconoscendo all’Amministrazione il merito di aver presentato per la prima volta il progetto per il 2017 in anticipo rispetto all’anno da disciplinare, non ha mancato di offrire il proprio contributo in relazione al testo proposto.

Riassumendo brevemente, queste le richieste della UIL:

  • Eliminare dal preambolo il riferimento alla “legge Brunetta”;
  • Cancellare la possibilità che il FESI venga attribuito in ragione del giudizio complessivo (“con l’attuale sistema privo di effettive garanzie e di contraddittorio significherebbe attribuire ai comandanti e ai direttori uno strumento quasi arbitrario per favorire o disincentivare gli operatori e, oltretutto, sarebbe tecnicamente inapplicabile atteso che il giudizio complessivo viene formulato mediamente 2 anni dopo a quello cui si riferisce e ancora più tardi pervengono gli esiti di eventuali ricorsi”);
  • Considerare solo le presenze effettive in servizio e nel caso si voglia continuare a computare anche alcune assenze come utili per il raggiungimento delle soglie individuate, fra esse devono ricomprendersi anche il congedo ordinario dell’anno corrente (e non solo quello dell’anno precedente come proposto dall’Amministrazione), gli infortuni sul lavoro e, in virtù di alcune sentenze della Corte di Cassazione, i premessi ex legge 104/92;
  • Per quanto concerne Comandanti e Vice C. del Reparto, ribadite la necessità e l’urgenza di addivenire a un sistema di garanzie che consenta loro di operare con i necessari livelli di autonomia, si è proposto di fissare quale obiettivo da raggiungere la programmazione e l’esposizione del servizio nei termini previsti dall’ANQ e nel rispetto degli accordi negoziali, ivi compresi quelli locali, e di gradare l’entità dell’incentivo in funzione della percentuale di raggiungimento;
  • Per i Responsabili di NTP, l’obiettivo da fissare dovrebbe essere quello di disimpegnare il servizio ricorrendo il meno possibile al supporto di operatori non in organico al Nucleo e, anche qui, di differenziarlo in misura inversamente proporzionale alle integrazioni richieste e ottenute;
  • Ferma restando, inoltre, la richiesta di eliminare la contrattazione decentrata, nel caso dovesse rimanere, è stato richiesto di attribuire le risorse nelle sedi diverse da quelle penitenziarie (DAP, PRAP, etc.) solo ed esclusivamente in funzione del numero degli operatori effettivamente impiegati in compiti istituzionali, che non possono essere più numerosi di quelli previsti in piante organiche complessive (“non è possibile perpetuare lo scempio per il quale una notte al DAP vale quanto 10, 15 o 20 notti in istituto).

Le posizione espresse dalle OO.SS., tuttavia, almeno su alcuni punti sono apparse anche molto differenziate fra di loro, sebbene si sia registrato una sorta di “ravvedimento” di qualcuna di esse che ora sembra proporre tesi del tutto analoghe a quelle ripetutamente espresse dalla UIL e sinora sempre avversate. Nondimeno è parso di cogliere una certa convergenza di molte quantomeno sulla remunerazione delle presenze effettive, su cui l’Amministrazione sembra invece opporsi in ragione della presunta illegittimità di un Accordo di tale fattura (che tuttavia viene da anni stipulato senza problemi di sorta per gli operatori della Polizia di Stato).

Vista la fase di stallo, la discussione è stata aggiornata alle ore 15.00 del 20 p.v.