Dopo la primissima riunione introduttiva del 29 maggio scorso in tema di dotazioni organiche, eventi critici e aggressioni e la successiva scissione degli argomenti, nel pomeriggio odierno è iniziata la discussione al DAP in tema di dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria.

L’obiettivo è quello di definire uno o più criteri oggettivi di ponderazione che attraverso un modello univoco possano essere calati in ogni realtà penitenziaria al fine di ricavarne la dotazione organica. In altre parole, una sorta di modello matematico che, parametrando diversi elementi costituisca un riferimento per addivenire a una quantificazione razionale ed equa del fabbisogno di risorse umane sul territorio.

La riunione odierna, presieduta dal Capo del DAP (Basentini) con la partecipazione del DGPR (Parisi), nonché di altri dirigenti e funzionari, ha tuttavia solo consentito all’Amministrazione di illustrare più nel dettaglio e anche con l’ausilio di alcune slide il lavoro svolto dal gruppo istituito con PCD del 18 aprile 2019. Poco dopo e prim’ancora che la UIL potesse intervenire, infatti, la riunione è stata aggiornata al prossimo 2 luglio pomeriggio per inderogabili impegni del Capo del DAP.

A margine dell’incontro, si è anche avuta conferma che vi sono allo studio ipotesi di modifiche e integrazioni al codice penale che prevedono l’introduzione del reato o di una specifica aggravante per i detenuti che commettano violenze in carcere in danno della Polizia penitenziaria, nonché la previsione di uno specifico reato per chi detiene o introduce in carcere telefoni cellulari e, ancora, l’introduzione di un’aggravante specifica all’art. 73 del DPR 309/90 per chi traffica, in carcere, sostanze stupefacenti. Tutti i reati e le aggravanti sarebbero ostativi all’accesso alle misure alternative.

Infine, si è appreso che si sta valutando di ridurre nuovamente a sei mesi la durata del corso di formazione per Agente, di recente fissato in nove mesi.