Ascolta qui l'intervento della UILPA Polizia Penitenziaria 

          Si è tenuta oggi pomeriggio al DAP la seconda riunione di merito in relazione al confronto per la ricerca di criteri omogenei e condivisi finalizzati a rimodulare le dotazioni organiche, complessive e di sede, per il Corpo di polizia penitenziaria.

          Anche quest’oggi l’incontro è stato condotto dal Capo del DAP (Basentini) alla presenza del DGPR (Parisi) e di altri Dirigenti e funzionari (ivi compresi alcuni componenti del gruppo di lavoro di cui al PCD del 18 aprile 2019).

         La UILPA Polizia Penitenziaria, intervenendo, ha riconosciuto la validità dell’approccio e degli elementi di studio e di riflessione forniti dal gruppo di lavoro, segno tangibile che quando le cose vengono fatte da chi viene dal carcere e sa di carcere in genere riescono anche abbastanza bene. A tal proposito, è stato peraltro richiesto con forza che il modello (far fare le cose a chi viene dal carcere) venga replicato, anche con particolare riferimento alla redazione dei programmi di formazione e aggiornamento per gli operatori.

        Muovendo da quell’approccio, che anche attraverso il contemperamento di numerose variabili (per i dettagli si rimanda alla relazione interamente disponibile online) fornisce tre modelli di rilevamento indicati come “ideal test” (modello ideale), “medium test” (modello medio) e “stress test” (modello emergenziale), la UIL ha sostenuto che non si potrà che prendere a riferimento l’ “ideal test”, che appunto tiene in debita considerazione l’ordinaria organizzazione del lavoro nel rispetto dei diritti costituzionali e contrattuali degli operatori. Qualsiasi altra idea, che comprimesse già in via teorica e preventiva i diritti contrattuali degli appartenenti al Corpo (orario di lavoro, congedi, riposi, etc.), non solo non avrebbe la condivisione della UIL, ma ne troverebbe la ferma opposizione.

        Il modello (ideal test) dovrebbe restituire l’organico, appunto, ideale sia complessivo sia di sede, e impegnare pertanto quantomeno l’Amministrazione rispetto al Governo e poi, a sua volta, quest’ultimo al fine di puntare, dopo averlo fissato, a colmarlo mediante un piano straordinario di assunzioni.

        Nelle more, la differenza fra l’organico previsto (ideale) e quello effettivo dovrebbe essere proporzionalmente distribuita in misura tendenzialmente uguale fra tutte le sedi intra ed extra-moenia.

         Nondimeno, la UILPA PP ha anche evidenziato quanto sia necessario fissare specifiche dotazioni organiche pure per quei servizi extramoenia che ancora gravano di fatto sulle dotazioni degli istituti penitenziari (Tribunali, Procure, Varchi e altri Uffici Giudiziari, parte delle Scuole, etc.).

         Parimenti, ha denunciato il paradosso per il quale prima si sono mandati appartenenti alla Polizia penitenziaria a supporto degli Uffici giudiziari, poi si sono internalizzate le udienze attraverso le videoconferenze (tendenza tuttora in espansione anche normativa), con l’effetto che gli Ufficiali di PG della PolPen svolgono le funzioni di ausiliare del giudice supplendo di fatto alle mansioni tipiche del personale di cancelleria. La UIL, ribadendo che la legge prevede solo in via subordinata e residuale che tali funzioni vengano disimpegnate da un Ufficiale di PG, ha invitato il Capo del DAP ad assumere tangibili iniziative in proposito.

 

         Ancora, la UILPA PP ha ribadito che, in ogni caso, per restituire un senso a qualsiasi ipotesi di dotazione organica per gli istituti penitenziari è assolutamente necessario che vi sia una correlazione fra posti detentivi e assegnazione di detenuti. Non è ragionevole che vi possano essere, come vi sono, carceri sottoutilizzati e altri che presentano sovraffollamenti prossimi al 200%. Ad oggi le capienze detentive – ha sottolineato la UIL – sono vincolanti per la Polizia Penitenziaria (sulle capienze sono state plasmate le attuali dotazioni organiche), ma non per i detenuti!

         In esito al confronto odierno, al fine di proseguire l’analisi anche provando a verificare concretamente i modelli sui quali si sta lavorando, si è convenuto di provare a effettuare delle proiezioni utilizzando le tre diverse modalità di rilevamento (ideal, medium e stress test) su circa 33 istituti penitenziari del Paese (21 istituti presenti nei capoluoghi di regione, più una dozzina di penitenziari che presentano particolari criticità).

         La discussione è stata dunque aggiornata al 15 luglio prossimo e proseguirà, appunto, sulla base delle proiezioni anzidette.

Per il 9 luglio è invece previsto il confronto per l’assegnazione dei neo Agenti del 175o Corso di formazione e il conseguente piano di mobilità ordinaria.

         L’audio del principale intervento UIL è disponibile online.