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Ultim'Ora - Riunione con la Ministra della Giustizia- Ascolta l'intervento del Segretario Generale.

Si è tenuta nel pomeriggio odierno, in video-conferenza, la prima riunione fra la neo-Ministra della Giustizia Marta Cartabia e le Organizzazioni Sindacali rappresentative degli operatori del Corpo di polizia penitenziaria.

Nella delegazione ministeriale, unitamente alla Ministra hanno partecipato alla riunione  il Capo di Gabinetto Piccirillo, il Capo, e il Direttore Generale del Personale del DAP Petralia e Parisi, il Capo e il Direttore Generale del Personale del DGMC Tuccillo e Cacciapuoti.

La UILPA Polizia Penitenziaria, dopo aver rinnovato gli auspici di buon lavoro alla Ministra, ha ricordato che vengono riposte sull’azione del Governo in carica e sul suo dicastero molte attese, per riforme e interventi che mancano da tempo. Del resto, ha sottolineato la UILPA PP, è stato lo stesso Presidente del Consiglio Draghi, durante la replica alla discussione generale sulla fiducia alla Camera dei Deputati, a sottolineare che non dovrà essere trascurata la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri.

 Di seguito sono state evidenziate le immani difficoltà in cui versano il DAP e il DGMC e, in particolare, il Corpo di polizia penitenziaria: “«in quel mondo paradossale, in quel mondo sottosopra, dove per tutelare i diritti si debbono limitare i diritti» (Jean Vanier), i primi diritti a essere compressi, negati e talvolta oltraggiati e calpestati, finiscono per essere quelli delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria. Si tratta di una vera e propria hybris dello Stato, ma non come nel caso di Edipo Re. Tutt’altro, lo Stato in questa circostanza mostra la sua hybris verso i suoi sottoposti, i suoi servitori, ma è molto indulgente e autoassolutorio con se stesso”, ha detto la UILPA PP.

La UILPA PP ha poi evidenziato che il sistema di esecuzione penale meriterebbe di essere reingegnerizzato e quello carcerario dovrebbe essere rifondato, ma anche che si teme che l’attuale fase politica non disponga del tempo necessario per poterlo fare compiutamente. Ha dunque suggerito interventi mirati e selettivi, rivitalizzando il lavoro di analisi e proposta che era stato realizzato con gli Stati generali dell’esecuzione penale tra il 2015 e il 2016, soprattutto per quanto concerne la revisione dell’architettura complessiva del Corpo di polizia penitenziaria e la gestione dei detenuti affetti da patologie psichiatriche, vera emergenza nelle emergenze.

Il Corpo di polizia penitenziaria, in particolare, non deve essere secondo a nessuno! È grave che ancora non sia stata assunta una decisione in merito alla conferma dei Vertici dei due Dipartimenti (DAP e DGMC), lasciando un velo di incertezza che certo non aiuta né la progettualità né l’operatività.

In tale quadro, è stato evidenziato che un’analisi impietosa della situazione in cui versa il DAP il e degli interventi necessari l’ha già fatta il Presidente Petralia, con il suo atto di indirizzo e di programmazione per l’anno 2021 e il triennio 2021-2023 (leggi qui il comunicato in proposito).

E proprio in relazione a quella programmazione sono state richieste continuità e concretezza, sottolineando che non si può ricominciare daccapo, né stralciare o rinviare nulla.

Di seguito, nel poco tempo a disposizione, sono state indicate le seguenti principali priorità (che integrano o rafforzano quelle già contenute nell’atto di indirizzo del Capo DAP):

  • Vanno riquantificate le dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria, muovendo dal lavoro del gruppo di esperti (17.000 unità in meno); se qualcuno pensa di utilizzare il confronto che ha accompagnato quel lavoro per procedere a una mera nuova ridistribuzione dell’esistente, non solo tradirà gli intendimenti dichiarati, ma troverà la nostra ferma opposizione;
  • Serve invece un piano urgente di assunzioni straordinarie;
  • In questo contesto occorre rivedere la prassi assunzionale che si traduce in una vera e propria discriminazione e, come tale, in dubbio di costituzionalità nei confronti delle donne;
  • Va rivisto il modello custodiale: anche qui, c’era una commissione al lavoro, erano stati richiesti dei contributi alle OO.SS., ma poi non se n’è saputo più nulla;
  • Bisogna fermare le aggressioni al Corpo di polizia penitenziaria; se si inaspriscono le pene e le sanzioni per coloro che aggrediscano rappresentanti delle forze dell’ordine in occasione di manifestazione pubbliche e sportive o operatori sanitari o, persino, nei confronti di coloro che aggrediscano un arbitro durante le manifestazioni sportive, diventa difficile comprendere perché misure analoghe non si possano adottare per quanti aggrediscano gli appartenenti alla Polizia penitenziaria nell’esercizio delle loro funzioni;
  • Urge equipaggiare il Corpo di polizia penitenziaria: “abbiamo affrontato le rivolte con l’equipaggiamento dei Flintstones”;
  • Va garantita la trasparenza. “Perché è vero «bisogna aver visto», per comprendere bisogna aver visto il carcere. E noi allora dobbiamo fare in modo che il carcere sia visibile e sia visto da tutti. Non solo aprendolo all’esterno, ma anche rendendolo trasparente e portandolo all’esterno: «abbattere le mura dei misteri per abbattere i misteri delle mura» è uno storico slogan della UILPA Polizia Penitenziaria che sintetizza benissimo il concetto”, ha evidenziato la UILPA PP;
  • Con riferimento alle aggressioni e agli eventi critici: l’ufficio del Capo DAP raccoglie i dati, è indispensabile che vengano settimanalmente o, almeno mensilmente, pubblicati sul sito istituzionale insieme a tutte le altre statistiche;
  • Sono indispensabili le body cam nei contesti operativi.

In conclusione, la UILPA PP ha sollecitato interventi celeri per le materie già esaminate e l’apertura di tavoli programmatici, a oltranza, per quelle che ancora necessitano di approfondimenti.

La Ministra Cartabia, dopo aver assicurato la conferma dei Vertici di DAP e DGMC, ha altresì garantito il suo impegno rispetto alle questioni rappresentate anticipando anche la volontà di tenere a breve ulteriori riunioni. Se così sarà, troverà certamente al suo fianco e come sempre al servizio del Paese la UILPA Polizia Penitenziaria con il suo contributo di idee e competenza

Per un resoconto più approfondito, sul nostro sito web è disponibile la registrazione audio dell’intervento della UILPA PP.

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