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Roma, 04 Mar. – “Un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria con la qualifica di Assistente Capo Coordinatore, in servizio presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, cinquantacinquenne, si è tolto la vita in mattinata sparandosi con l’arma di ordinanza. È il terzo appartenente alla Polizia penitenziaria che si toglie la vita nel 2024, mentre erano stati 1 nel 2023, 5 nel 2022 e nel 2021. In totale ben 85 dal 2012. Complessivamente, invece, considerando i 21 detenuti che si sono suicidati dall’inizio dell’anno, sono già 23 i morti ‘di carcere’ in una spirale di cui, nostro malgrado, non si intravede la fine”.

             Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

 “Quello dei suicidi nelle forze dell’ordine e, particolarmente, nel Corpo di polizia penitenziaria, la cui incidenza è notevolmente superiore che nella restante popolazione, è un fenomeno che necessita di essere investigato compiutamente e affrontato concretamente. Peraltro, non riteniamo affatto sufficienti le iniziative e i supporti, anche di natura psicologica, finalizzati a intercettare a valle il disagio, ma reputiamo indispensabili e non più rinviabili interventi a monte che lo prevengano. Ciò si può realizzare, ‘umanizzando’ le condizioni di lavoro anche attraverso il rispetto dei diritti e delle prerogative contrattuali, che rappresentano una vera e propria chimera per la gran parte degli appartenenti alla Polizia penitenziaria, e con l’efficientamento del fallimentare sistema d’esecuzione penale, in particolare inframurario, anche per prevenire disorientanti fenomeni di dissonanza cognitiva. Certo, non vogliamo strumentalizzare e sappiamo che a un gesto estremo come il suicidio possono concorrere una serie di concause. Siamo tuttavia convinti che il servizio espletato e la ‘violenza’ delle esperienze spesso vissute e subite siano fra esse, tanto che per noi i colleghi che si tolgono la vita sono morti in servizio e per servizio. Saremmo peraltro molto curiosi di sapere cosa ne è stato dell’Osservatorio permanente interforze sui suicidi tra gli appartenenti alle forze di polizia costituito dall’allora Capo della Polizia Gabrielli nel febbraio 2019, ma di cui non abbiamo avuto alcuna ulteriore notizia”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.

“Ci stringiamo costernati attorno al dolore della famiglia dell’Assistente Capo tragicamente scomparso; nondimeno invochiamo nuovamente misure urgenti da parte del Governo che, prendendo atto dell’emergenza complessiva, possano mettere in sicurezza carceri che ospitano oltre 14mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili con  18mila  unità  di  Polizia  penitenziaria  in  meno rispetto  al  fabbisogno”,  conclude  De Fazio

 

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