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Comunicato stampa del 26 settembre 2017 della Segreteria Provinciale di Salerno -  

E’ giunto il momento di dare una conseguenzialità a tutte le denunce fatte dalla UIL PA Polizia Penitenziaria in tutti questi anni.

Purtroppo lo stato di emergenza, è stato affrontato in controtendenza rispetto alle nostre richieste.

Servono interventi urgenti e concreti, occorrono sistemi tecnologici adeguati e attività di prevenzione e intelligence più funzionali, anche in considerazione dell’emergenza terrorismo e radicalizzazione all’interno degli istituti penitenziari, con un adeguato numero di Poliziotti per poter gestire secondo norme, un modo così complesso come quello del carcere.

A darne notizia è Daniele Giacomaniello, Segretario Provinciale della UIL PA Polizia Penitenziaria, che aggiunge:

Con l’episodio verificatosi stamattina, di un detenuto di origini rumene scappato dal cortile passeggio, possiamo solo dire che si è trattato di una morte annunciata, perché per l’ennesima volta ci troviamo a dover denunciare nell’indignazione totale, il nostro più vivo rammarico, per il totale immobilismo serbato dall’Amministrazione Penitenziaria Centrale e Regionale.

Abbiamo più volte denunciato, anche la grave carenza di organico della Polizia Penitenziaria in forza alla casa circondariale di Salerno, perché carente di circa 70 unità e la cosa che più ci lascia con l’amaro in bocca, è che di tutte queste problematiche, compresi gli episodi di disordine e di protesta tra detenuti, a volte anche nei confronti del personale di Polizia, sono stati investiti  i Magistrati di Sorveglianza di Salerno, il Prefetto e il garante dei detenuti, ma ad oggi, nessuno ci ha dato risposta.

Mi è doveroso ribadire, continua il sindacalista, che senza sistemi tecnologici adeguati e una consolidata carenza di personale, anche i turni di servizio per questi poliziotti diventano estenuanti, perché costretti a coprire più posti di servizio, a volte sconnessi e con carichi di lavoro oggettivamente eccessivi, comportando spesso l’inosservanza dei diritti soggettivi.

Facciamo appello conclude il Segretario, a tutti gli organi istituzionali competenti, affinché vengono presi seri provvedimenti in merito, prima che il sistema carcere, implode del tutto.

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