Nel prendere atto di quanto contenuto nella nota n. 221132 del 5/7/2017 relativa all’ipotesi di mobilità a domanda di personale dei ruoli indicati in oggetto, con la presente non possiamo che ribadire quanto già sostenuto con la nota n. 8489 del 18/4/2017, che ad ogni buon fine si allega in copia.

Rimane immutata, tuttavia la percezione di criticità operative e di opportunità che scaturirebbero da un provvedimento che, evidentemente, dai più verrebbe percepito come ingiusto e iniquo.

Da molti anni a questa parte il DAP è stato responsabile di scelte che hanno bloccato i concorsi per sovrintendenti e ispettori e di conseguenza eliminato la mobilità ordinaria in loro favore per altrettanti anni.

Oggi si vorrebbe realizzare una mobilità sulla base di piante organiche inattuali e in favore di sole 72 unità sulla base di criteri che non faranno altro che generare ulteriori ingiustizie.  Si fa riferimento a percentuali di carenza (superiore al 30%) che a nostro avviso non hanno ragione di esistere proprio per il fatto che quelle carenze sono state determinate dal DAP per sua stessa volontà e questo oggi (come ieri) dovrebbe pregiudicare i diritti di chi da 20 anni aspetta il trasferimento?

Può ritenersi normale una procedura che non concede il trasferimento ad un collega che da 20 anni aspetta il trasferimento, ma ha la sfortuna di lavorare in una sede con una carenza superiore al 30%, e lo dispone in favore di un altro che magari ha 7 anni di servizio ma ha la fortuna di lavorare in un istituto che ha una carenza inferiore al 30% o perché lavora in sedi extra moenia? E se nel primo istituto pur amministrando unità in percentuale superiore poi in realtà si registrano percentuali altissime di distaccati come la mettiamo e se uno di questi distaccati oggi è “in uscita” da sedi extra moenia?

Per non parlare dei provvedimenti, o pseudo tali, assunti anche in queste ore e che assumono connotazione persino beffarda rispetto ai presupposti annunciati, ma che in realtà fanno gridare allo scandalo. È il caso, solo per fare un esempio, dell’appartenente al ruolo degli Ispettori che, con decorrenza odierna, è stato estemporaneamente distaccato dalla Casa Circondariale di La Spezia all’UEPE della stessa città.

Queste sono solo alcune delle perplessità che ci assalgono e che ci convincono sempre di più che la soluzione non è quella di dare un “contentino” a qualcuno ma deve essere quella di garantire la mobilità a tutti coloro cui è stata negata per tanto, troppo tempo.

Ragione per cui ribadiamo che a nostro avviso sarebbe più utile e opportuno mettere a punto da subito regole e procedure che consentano, prima degli effetti che determinerà il riordino delle carriere e le relative procedure concorsuali, la garanzia del trasferimento della totalità (o quasi)  del personale appartenenti ai ruoli dei sovrintendenti e degli ispettori già in servizio, anche se questo possa voler dire che assumeranno servizio nella nuova sede entro la fine del 2018.

Si invita nuovamente la S.V. a voler considerare questa opzione come percorribile anche modificando il relativo PCD sulla mobilità se necessario o sottoscrivendo un accordo una tantum di natura straordinaria.

Distinti saluti.