TG Focus - LA UILPA Polizia Penitenziaria su Cusano News 7
TG Focus - LA UILPA Polizia Penitenziaria su Cusano News 7 - Trasmissione andata in onda domenica 7 aprile 2024 - dalle ore 11.30
Archivio attuale e storico di articoli di quotidiani, settimanili e giornali vari, in cui è citata la UILPA Penitenziari
TG Focus - LA UILPA Polizia Penitenziaria su Cusano News 7 - Trasmissione andata in onda domenica 7 aprile 2024 - dalle ore 11.30
Roma, 04 Apr. – “L’aumento dei fondi destinati alla retribuzione degli psicologi di cui all’articolo 80 dell’ordinamento penitenziario, per quanto sacrosanto e doveroso, diversamente da quanto annunciato da diverse fonti del Ministero della Giustizia, non è destinato a migliorare il servizio all’utenza, ma a mantenere lo status quo. Proprio a seguito dell’aumento della paga oraria degli esperti psicologi, dal febbraio scorso, se non fosse intervenuto l’adeguamento delle risorse il servizio sarebbe stato dimezzato. È di ogni evidenza, tuttavia, che ciò non muoverà nella direzione del potenziamento dell’assistenza offerta agli ormai oltre 61mila detenuti presenti nelle carceri, a fronte di poco più di 47mila posti effettivamente disponibili, di cui ben 28 si sono suicidati nei primi 93 giorni dell’anno”.
Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Al Guardasigilli, Carlo Nordio, e al Governo Meloni chiediamo di andare oltre gli annunci e le misure di fatto obbligate e comunque qualificabili come ordinarie. Quanto sta avvenendo nelle prigioni con morti e sofferenze atroci fra i reclusi e gli operatori, in primis gli appartenenti alla Polizia penitenziaria, richiede interventi urgenti e d’impatto, attuabili mediante un decreto-legge che stanzi le necessarie risorse economiche e consenta immediate assunzioni straordinarie da affiancare al deflazionamento della densità detentiva e al potenziamento, reale e concreto, dell’assistenza sanitaria. Diversamente, nostro malgrado, il bollettino funebre che rappresenta solo la punta più tragica del fallimentare sistema carcerario, sarà destinato ad allungarsi ulteriormente”, conclude De Fazio.
Roma, 02 Apr. – “Si apre subito, dalla Casa Circondariale di Cagliari, la tragica conta dei morti in carcere e di carcere del secondo trimestre dell’anno, dopo che il primo si è chiuso con 28 suicidi fra i detenuti e 3 fra gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria. È successo stanotte, un giovane di 32 anni arrivato a Uta dalla libertà solo il 30 marzo si è impiccato nella sua cella rendendo vano il pur immediato intervento della Polizia penitenziaria e dei sanitari”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“L’ennesimo morto ‘per impiccagione’ nelle nostre galere, dove ormai si va incontro a una pena di morte di fatto, si inserisce in un quadro di crisi inarrestabile se non con interventi immediati e d’impatto che prendano atto dell’emergenza forse davvero senza precedenti, quanto meno a guardare il numero record di coloro che si tolgono la vita. Il sovraffollamento detentivo, con 14mila detenuti oltre i posti regolamentari, la carenza di operatori, alla sola Polizia penitenziaria mancano 18mila unità, e le molteplici altre deficienze strutturali, infrastrutturali, d’equipaggiamento e organizzative non sono fronteggiabili con azioni ordinarie”, spiega il Segretario della UILPA PP.
“Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e i Governo Meloni ne prendano concretamente atto e varino un decreto carceri con misure tangibili che non possono riassumersi nella riduzione, sic et simpliciter, a 60 giorni effettivi del corso di formazione per gli agenti di Polizia penitenziaria che inciderà in maniera impercettibile sul numero delle assunzioni, ma che finirà per essere deleterio sul piano della professionalità, della competenza e della crescita del Corpo”, conclude De Fazio.
Comunicato stampa del 27 marzo 2024 - Carceri: Incontro a Palazzo Chigi, l’esecutivo ascolti Mattarella
Roma, 27 Mar. – “Se il Governo non vuole ascoltare il Sindacato, dia almeno la dovuta attenzione alle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha dato le stesse identiche indicazioni. Organici della Polizia penitenziaria, deflazionamento detentivo e assistenza sanitaria sono le priorità, anche per fermare una pena di morte di fatto che, con 28 detenuti e 3 agenti suicidi dall’inizio dell’anno, viene inflitta a reclusi e operatori. In estrema sintesi, questo è ciò che abbiamo detto alla delegazione governativa composta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dal Sottosegretario delegato Andrea Delmastro delle Vedove che stasera ha incontrato le Organizzazioni Sindacali della Polizia penitenziaria. Singolare, peraltro, che lo abbia fatto disgiuntamente dal confronto con i sindacati delle altre forze dell’ordine e in assenza della Premier, Giorgia Meloni; circostanza che non può non essere letta come un disimpegno rispetto alle tematiche carcerarie e alle sorti del Corpo di polizia penitenziaria”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, 14mila detenuti in più rispetto alla capienza e malati, anche di mente, spesso abbandonati a se stessi richiedono interventi tangibili e urgenti da conseguire attraverso un decreto carceri che prenda atto dell’emergenza strisciante. E non ingannino le assunzioni che vengono spesso sbandierate e che sono sempre numericamente inferiori ai pensionamenti, tanto che anche l’anno 2024 si chiuderà con un saldo negativo di almeno 500 unità. Servono poi riforme strutturali e ordinamentali che suturino le profonde fratture nell’ambito dell’Amministrazione penitenziaria (DAP e DGMC) e che rischiano invece di acuirsi a causa di un quadro normativo frammentario che, solo per fare un esempio, contempla ben 6 diverse dirigenze in 5 carriere separate”, spiega il Segretario della UILPA PP.
“Occorre rinnovare il contratto di lavoro, scaduto da tre anni, equiparando altresì gli stipendi della Polizia penitenziaria a quelli delle altre forze di polizia e non è più rinviabile l’adozione di misure perequative in tema previdenziale, incrementando e finalizzando le risorse già stanziate, atteso che le donne e gli uomini in divisa non solo sono i poveri di oggi, ma in assenza di urgenti interventi saranno gli indigenti di domani” aggiunge il sindacalista.
“Dalle parole degli esponenti del Governo, tuttavia, non sono emerse celeri soluzioni, ma dichiarazioni d’intenti che, per quanto parzialmente condivisibili, non sembrano poter incidere significativamente nel medio periodo, fatta eccezione per l’annunciata riduzione dei corsi di formazione iniziale per gli Agenti e che valutiamo come un prezzo troppo alto da far pagare alla competenza e alla professionalità per accelerare le assunzioni. Al contrario, per favorire rapide immissioni in servizio, pensiamo che si dovrebbero ridurre sensibilmente i tempi che intercorrono dai bandi di concorso e che sarebbe doveroso investire sulle scuole di formazione, implementandole anche attraverso il riutilizzo di caserme dismesse. Percorso, quest’ultimo, certamente più agevole che non quello, piuttosto fantasioso, di riconversione delle caserme a scopo detentivo”, conclude De Fazio.
Roma, 21 Mar. – “Nel pomeriggio, proprio nel mentre era in corso una visita del Cardinale Matteo Maria Zuppi, una detenuta 55enne di origini slovacche è stata rinvenuta esanime nella sua cella del carcere della Dozza di Bologna per aver inalato del gas dalla bomboletta da campeggio comunemente in uso per la preparazione di cibi e bevande. A nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria e dei sanitari. Non è chiaro se si sia trattato di un suicidio o se la reclusa avesse solo intenzione di ‘sniffare’ il gas per procurarsi effetti allucinogeni. Di certo c’è un’altra vita spezzata che si unisce ai 28 suicidi, 25 fra i ristretti e 3 fra gli agenti, che hanno investito le carceri dall’inizio dell’anno”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Nel caso di specie, torna peraltro alla ribalta il tema mai affrontato del libero utilizzo delle bombolette da campeggio, le quali anche simbolicamente testimoniano il teatro di guerra costituito dalle nostre prigioni. Nell’epoca della transizione ecologica e digitale, come dell’intelligenza artificiale, nella stragrande maggioranza delle carceri sembra di essere all’età della pietra. Iperbole, non troppo azzardata, che non investe solo i detenuti, ma anche gli operatori i cui luoghi di lavoro sono insalubri e insicuri, oltre che neppure minimamente dignitosi, e gli equipaggiamenti spesso di fortuna”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.
“Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e la Premier, Giorgia Meloni, hanno il dovere di fermare la strage in atto. Ascoltino almeno le parole del Presidente Mattarella: organici della polizia penitenziaria, sovraffollamento e assistenza sanitaria sono le priorità. Ammontano a 18mila le unità mancanti alla Polizia penitenziaria e sono 14mila i reclusi oltre la capienza regolamentare, mentre gli ammalati, anche con patologie psichiatriche, finiscono molto spesso per essere abbandonati a se stessi. Si prenda atto della conclamata emergenza e si vari subito un decreto carceri, quantomeno per affrontare queste primissime urgenze”, conclude De Fazio.