Il Giornale di Sicilia intervista Algozzino
Carceri, serve revisione organici - "Alto il rischio sovraffollamento a fine dicembre a Bicocca superata di gran lunga la capienza massima"...
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Archivio attuale e storico di articoli di quotidiani, settimanili e giornali vari, in cui è citata la UILPA Penitenziari
Carceri, serve revisione organici - "Alto il rischio sovraffollamento a fine dicembre a Bicocca superata di gran lunga la capienza massima"...
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Report: Ciò che rimane di un'ora e mezza d'intervista - Evidentemente, la sinistra esigenza di restituire uno spaccato comunque distorto di quella che è la realtà penitenziaria non ha consentito di mandare in onda la parte dell'intervista che, forse, ne avrebbe fornito un quadro realistico.
Comunicato stampa - ROMA 17/01/2021 – “L’allarme è scattato verso le ore 16.10 odierne dalla sala operativa della Casa di Reclusione romana di Rebibbia, da dove un detenuto italiano è riuscito a evadere. Immediatamente sono state avviate le ricerche. Non è ancora chiara la dinamica dell’evento, ma di nuovo mette a nudo l’emergenza penitenziaria che si combatte quotidianamente su più fronti e per la cui risoluzione sono indispensabili interventi urgenti, tangibili e incisivi”.
A commentare una nuova evasione dalle carceri italiane è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. De Fazio spiega: “come abbiamo denunciato più volte, l’emergenza connessa alla pandemia da coronavirus nelle carceri, caratterizzata anche dalle rivolte del marzo dello scorso anno, si è andata a sommare all’emergenza preesistente da tempi remoti e fatta di inefficienze strutturali, carenze e inattualità tecnologiche, deficit organizzativi e, soprattutto, dell’inadeguatezza delle dotazioni organiche della Polizia penitenziaria che, secondo uno studio condotto dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ammonta a oltre 17mila unità. Se a questo si assommano le assenze dal servizio per Covid-19 e per isolamento precauzionale, è di tutta evidenza che se il sistema ancora in qualche misura regge, senza andare esattamente in frantumi, lo si deve solo al diuturno ed encomiabile sacrificio individuale di ciascun operatore, delle diverse professionalità”.
“Solo pochi giorni fa, peraltro, – prosegue il Segretario della UILPA PP – avevamo commentato l’atto di programmazione per l’anno 2021 e per il triennio 2021-2023 predisposto dal Capo del DAP Petralia e che, fra l’altro, prevede appunto il rafforzamento dell’ordine e della sicurezza delle strutture penitenziarie, l’ammodernamento tecnologico, l’ampliamento delle dotazioni organiche della Polizia penitenziaria e il potenziamento dell’equipaggiamento, invocando concretezza e rapidità”.
“In esito a quest’ennesimo evento negativo che ancora una volta evidenzia le falle del sistema carcerario – conclude De Fazio –, le quali evidentemente compromettono la validità di tutto il processo di esecuzione penale, non possiamo che chiedere nuovamente alla politica, che appare più impegnata in logiche di spartizione e guerre di potere, e al Governo, qualunque esso sia, misure eccezionali per sostenere le carceri e coloro che vi operano, i quali da troppi anni conducono senza adeguato supporto una battaglia aperta su più fronti, non solo quello sanitario”.
Comunicato stampa - ROMA 15/01/2021 – “Abbiamo potuto leggere il documento di programmazione generale e pianificazione della spesa dell’Amministrazione Penitenziaria per l’anno 2021 e per il triennio 2021-2023 e l’atto di indirizzo per il 2021 e, da un primo esame – per la parte che ci compete direttamente –, pur con qualche punto forse troppo aleatorio, lo valutiamo ragionevolmente ambizioso, spesso condivisibile nell’analisi e nella delineazione degli obiettivi, a tratti persino coraggioso anche per una tecnica redazionale non fumosa come quelle a cui eravamo abituati”.
Così, Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, commenta i documenti di programmazione e indirizzo, per l’anno in corso e per il triennio 2021-2023, formulati dal Capo del DAP Bernardo Petralia e pervenuti alle Organizzazioni Sindacali nel pomeriggio di ieri.
“Il Capo del DAP – spiega il leader della UILPA PP – fa un’analisi non di rado impietosa e largamente sovrapponibile alle nostre costanti denunce della disgregazione, disomogeneità e frammentazione nella conduzione delle politiche gestionali e amministrative delle diverse articolazioni del DAP, con particolare riferimento ai provveditorati regionali e agli istituti penitenziari. Richiama, dunque, alla condivisione, ma soprattutto a una visione ad ampio respiro, alla coerenza logica con sostanziale uniformità d’azione, all’adesione agli indirizzi e al perseguimento degli obiettivi con verifiche costanti. «Non c’è visione senza azione e non c’è azione senza visione» ricorda Petralia. Si mira poi al riconoscimento del valore delle Aree, delle professionalità e, in tale contesto, delle individualità, con la valorizzazione dei quadri intermedi e con gli adeguati spazi di autonomia gestionale nella sfera di competenza. Oltre a puntare sui progetti d’istituto, fra gli obiettivi fissati ne ritroviamo moltissimi di quelli da noi reclamati: rafforzamento dell’ordine e della sicurezza delle carceri e del servizio di traduzione dei detenuti; ammodernamento tecnologico; ampliamento delle infrastrutture di rete; potenziamento degli equipaggiamenti della Polizia penitenziaria; riorganizzazione del Gruppo Operativo Mobile e rafforzamento del Nucleo Investigativo Speciale; innovazione digitale; valorizzazione del personale; attuazione del riordino delle carriere con revisione, ampliamento e redistribuzione delle dotazioni organiche della Polizia penitenziaria; rinnovo del Regolamento di Servizio del Corpo; prosecuzione e completamento delle procedure concorsuali per l’accesso ai vari ruoli; formazione; revisione del modello custodiale all’insegna della progressività dell’analisi negli interventi trattamentali; riorganizzazione del circuito dell’Alta Sicurezza; creazione di una capillare rete di assistenza sanitaria protetta e sperimentazione della telemedicina; etc.”.
“Ciò detto con l’obiettività che ci contraddistingue – rimarca De Fazio –, non sfugge tuttavia la mancanza di un esplicito riferimento all’avvio di nuove procedure concorsuali e selettive interne per l’accesso al ruolo dei Sovrintendenti; così come a fronte della previsione dell’incremento dei posti detentivi e dell’offerta trattamentale, con l’allestimento di laboratori e opifici, siano molto aleatorie le prospettive, solo ipotetiche, di ampliamento degli organici della Polizia penitenziaria che, proprio secondo uno studio condotto dal DAP, sono già deficitari di oltre 17.000 unità”.
“Su queste premesse – conclude il Segretario della UILPA PP –, da un lato formuliamo l’auspicio che, anche in ipotesi di cambi di governo, sia garantita continuità, efficacia e concretezza per il compiuto conseguimento degli obiettivi tracciati, affinché non rimangano solo pagine utili alla compilazione di un libro dei sogni; dall’altro rivolgiamo l’invito al Capo del DAP affinché si concluda con celerità il confronto su tutte le questioni aperte: prime fra tutte proprio l’ampliamento delle dotazioni organiche della Polizia penitenziaria e la revisione del modello custodiale”.
ROMA 12/01/2021 – “Gli ultimi dati sui contagi da Covid-19 nelle carceri, fanno segnare una nuova inversione di tendenza al rialzo; dopo giorni di discesa, infatti, secondo i dati censiti dall’Ufficio Attività Ispettiva e di Controllo del Capo del DAP, alle ore 20.00 di ieri erano 624 i casi di positività al coronavirus fra i detenuti e ben 709 fra gli operatori (fra i quali non vengono più ricompresi i sanitari). Ricordiamo che quattro giorni prima, il 7 gennaio scorso, erano 556 i detenuti e 688 gli operatori affetti da SARS-CoV-2”.
Lo riferisce Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che ammonisce: “non è il momento di abbassare la guardia e, anzi, è ancora più attuale l’urgenza di interventi governativi che muovano in più direzioni: da un lato, verso il deflazionamento della densità detentiva, il rafforzamento della Polizia penitenziaria, di cui vanno migliorati anche gli equipaggiamenti, e il potenziamento del servizio sanitario reso in carcere; dall’altro, mirando alla messa in campo di una campagna vaccinale, che riguardi operatori e detenuti, con adeguati criteri di priorità contemperati con le esigenze complessive del Paese, ma che tengano conto della promiscuità delle nostre carceri, fatte anche di sovraffollamento, carenze strutturali e deficienze organizzative. Al netto della meritoria opera del Capo del DAP Petralia e, in generale, dei Vertici dell’Amministrazione Penitenziaria che, evidentemente, fanno ciò che possono alle condizioni date e con gli strumenti messi loro a disposizione dal Governo, si teme che la situazione possa presto ritornare ai picchi dello scorso mese di novembre”.
“Fra gli altri, allo sato attuale preoccupano, in particolare, – prosegue il leder della UILPA PP – gli istituti penitenziari di Sulmona, Napoli Secondigliano, Roma Rebibbia, Roma Regina Coeli, Vicenza, Lanciano, Venezia SMM, Vigevano, Bergamo, Trento, Belluno e Lucera. Proprio ieri, peraltro, il Covid ha fatto un’altra vittima fra gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, togliendo all’affetto dei suoi cari e dei colleghi un Vice Ispettore in servizio presso la Casa Circondariale di Lanciano”.
“In un frangente in cui si respirano anche venti di crisi di Governo – conclude De Fazio – rivolgiamo allora un ennesimo appello a tutte le istituzioni interessate affinché si intervenga con più decisione ed efficacia sul sistema penitenziario e, lo ribadiamo, si avvii compiutamente la programmazione della somministrazione del vaccino di cui ad oggi non si hanno notizie”.