Nota n. 10.511 - Con nota n. 333-ORD/prot.0000371 del 19 gennaio 2024 (che per comodità di lettura si allega in copia), il Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Generale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato, anche a seguito di molteplici orientamenti giurisprudenziali, ha fornito indicazioni e direttive in relazione al tema in oggetto indicato e, in particolare, all’assoggettamento a “visita di controllo”, previo preavviso, e non a visita fiscale e alle pertinenti fasce orarie di reperibilità degli appartenenti alla Polizia di Stato che si assentino dal servizio per infermità chiedendo di essere collocati in aspettativa ex artt. 66 e 68, DPR 10 gennaio 1957, n. 3, o che vi vengano posti d’ufficio.

         In estrema sintesi, dall’avvio del procedimento – a domanda o d’ufficio – per il collocamento in aspettativa per infermità, il dipendente soggiace al regime delle visite di controllo, di cui l’Amministrazione deve dare sufficiente preavviso sia affinché l’interessato possa farsi assistere, ove ritenuto opportuno, da un medico di fiducia sia al fine di renderlo edotto della data e del luogo di effettuazione della visita, considerato pure che non è sottoposto alle fasce orarie di reperibilità.

         Per quanto accennato, anche al fine di fugare possibili dubbi e interpretazioni divergenti sulla materia nelle sedi territoriali, con inevitabili, spiacevoli e onerosi contenziosi, si prega la S.V. di voler diramare analoghi chiarimenti e disposizioni per gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, attesa la base normativa comune con il personale della Polizia di Stato, nel caso di specie essenzialmente costituita dal citato DPR n. 3/1957.

         Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro, cordiali saluti.