Sovraffollamento e carenza di organico il mix esplosivo nelle carceri - la UILPAPP a Radiocarcere
Sovraffollamento e carenza di organico il mix esplosivo nelle carceri - la UILPAPP a Radiocarcere
Archivio attuale e storico di articoli di quotidiani, settimanili e giornali vari, in cui è citata la UILPA Penitenziari
Sovraffollamento e carenza di organico il mix esplosivo nelle carceri - la UILPAPP a Radiocarcere
Roma, 13 Feb. – “La nuova, ennesima, direttiva diramata ieri dal Direttore della Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giancarlo Cirielli, per prevenire il fenomeno suicidario in ambito penitenziario, al di là di un’analisi franca e di qualche spunto innovativo tutto da concretizzare, non introduce nulla di nuovo e, soprattutto, d’efficace e scarica ancora una volta sugli operatori il peso della strage che si sta consumando nelle carceri”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Sono già 18 dall’inizio dell’anno i detenuti che si sono tolti la vita, cui bisogna aggiungere un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria. Il Direttore generale, dopo aver evidenziato che l’incidenza del fenomeno raggiunge punte di ben 20 volte superiori di quelle che si registrano nella restante popolazione e ammesso che le proporzioni nei primi 40 giorni dell’anno sono impressionanti, per l’immediato non ha potuto far altro che rimandare a un ulteriore impegno del personale, già stremato e abbondantemente insufficiente, e far leva sulle risorse disponibili a legislazione invariata”, argomenta il Segretario della UILPA PP.
“Apprezziamo, peraltro, l’avvio dell’interlocuzione con l’Agenzia per l’Italia Digitale per lo studio e l’individuazione di tecnologie applicate utili alla prevenzione dei suicidi, che noi auspichiamo da tempo anche per implementare la sicurezza complessiva in ambito penitenziario, ma per l’attualità ci sembra davvero molto poco. Ribadiamo che quanto sta avvenendo è di portata, appunto, impressionante e straordinaria, dunque, non è arginabile con misure ordinarie, leggasi a legislazione invariata e risorse disponibili. Lo stesso Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, in un’intervista apparsa oggi su un quotidiano annuncia la costituzione di un tavolo di lavoro per l’emergenza carceraria. Il Governo vuole allora prendere coscienza dell’emergenza in atto da tempo? Se volesse farlo, non servirebbero molti studi. Finché il medico studia il malato, detenuti e operatori, muoiono e non solo metaforicamente”, ammonisce il sindacalista.
“Noi la diagnosi l’abbiamo fatta e abbiamo anche prescritto la terapia. 14mila detenuti in più e 18mila unità in meno solo nella Polizia penitenziaria si curano con un decreto carceri per consentire cospicue assunzioni con procedure accelerate e il deflazionamento della densità detentiva pure attraverso una gestione esclusivamente sanitaria dei detenuti malati di mente e percorsi alternativi per i tossicodipendenti. Occorre poi una legge di delegazione per la riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, la riedificazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e la reingegnerizzazione del Corpo di polizia penitenziaria. Il resto, ci sembra un palliativo, se non un placebo”, conclude De Fazio.
Roma, 11 Feb. – “Poco dopo mezzanotte un detenuto d’origine indiana, 36enne, in attesa di primo giudizio per reati a sfondo sessuale, è stato rinvenuto suicida per impiccamento nel bagno della sua cella del reparto precauzionale della Casa Circondariale di Latina. A nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria. Dall’inizio dell’anno, è il 17esimo ristretto che si toglie la vita, cui bisogna aggiungere anche un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria che, altresì, ha deciso di farla finita. La strage evidentemente continua, mentre dalla politica maggioritaria e dal Governo non si intravedono soluzioni. Neppure il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, audito mercoledì scorso dalla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, ha potuto indicare soluzioni concrete e immediate dopo aver ammesso le oggettive difficoltà del sistema. È evidente a tutti che continuando così si arriverà a un numero di morti di carcere impensabile per qualsiasi paese civile, e ciò è davvero inaccettabile”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Quanto sta avvenendo nelle carceri, con suicidi, omicidi, risse, rivolte, aggressioni alla Polizia penitenziaria, traffici illeciti e, nostro malgrado, anche qualche fenomeno di possibile degenerazione indotta, come quello di Reggio Emilia, non può lasciare indifferenti e, soprattutto, non si può considerare ordinario; dunque, non è arginabile con strumenti ordinari. A tutto ciò si aggiunga che sono 14mila i detenuti in più, rispetto ai posti effettivamente disponibili, mentre alla sola Polizia penitenziaria mancano almeno 18mila unità, rispetto al reale fabbisogno. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni prendano coscienza della perdurante emergenza, forse davvero senza precedenti negli ultimi 30 anni, e intervengano con misure straordinarie. Varino immediatamente un decreto carceri per consentire cospicue assunzioni con procedure accelerate e il deflazionamento della densità detentiva pure attraverso una gestione esclusivamente sanitaria dei malati di mente e percorsi alternativi per i tossicodipendenti. Parallelamente va ripensato l’intero apparato d’esecuzione penale, vanno reingegnerizzati il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e dev’essere riorganizzato il Corpo di polizia penitenziaria. Non intervenire tangibilmente, significa assumersi la responsabilità quanto meno morale di quanto si sta perpetrando”, conclude De Fazio.
Evento critico a Reggio Emilia - 14mila detenuti in più e 18mila agenti in meno - La UILPA Polizia Penitenziaria citata al TG5 del 10 febbraio - ore 13.00
Vedi anche:
- "Il Sistema è un contenitore divenuto marcio" - La UILPAPP sul TG7
- Immagini di Reggio Emilia confermano naufragio del sistema - Comunicato stampa