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Comunicato stampa -  ROMA, 01/07/2021 – “Dalle dichiarazioni del Sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, rilasciate a RaiNews24 ci sembra si denoti una sorta di assimilazione della Polizia penitenziaria ai detenuti, fino ad auspicare una ‘riappacificazione’ fra la prima e i secondi. ‘La Polizia penitenziaria non è diversa dai detenuti’, arriva a dire Sisto, fino a sostenere, nella parte finale del suo intervento, che andrà conseguita la ‘riappacificazione costituzionale’ fra le due parti. Tali affermazioni ci lasciano perplessi e riteniamo necessitino di un chiarimento”.

Lo afferma con una nota Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

De Fazio spiega: “abbiamo già detto che le immagini che provengono dal carcere di Santa Maria Capua Vetere sono raccapriccianti e che chi ha sbagliato dovrà assumersene la piena responsabilità nei confronti dei colleghi e del Paese. Con altrettanta chiarezza, tuttavia, affermiamo che il Corpo di polizia penitenziaria è fatto di 37.000 donne e uomini che ogni giorno onorano la divisa e il giuramento prestato garantendo la sicurezza nelle carceri (e non solo) e supplendo alle carenze di uno Stato che, invece, viola sistematicamente le regole. Spingersi fino a quasi omologare il Corpo di polizia penitenziaria ai detenuti e parlarne, a tratti, come se fossero due parti in patologica contesa, da ‘riappacificare’, ci sembra un messaggio fuorviante. Coloro che rappresentano lo Stato e coloro che, almeno per una parte della loro vita, hanno tendenzialmente incarnato l’antistato, non possono essere la stessa cosa!”

“Del resto – continua il Segretario della UILPA PP –, se le carceri continuano a essere luoghi di discarica sociale e teatri di violenza, lo si deve esclusivamente alla politica e ai governi che hanno preferito occuparsene al minimo indispensabile e sbadatamente. Ovviamente, quando citiamo la politica, ci riferiamo a quella di volta in volta di maggioranza, atteso che sinora il triste destino del Corpo di polizia penitenziaria è stato quello di essere troppo spesso, se non sempre, figlio delle opposizioni”.

“Cia auguriamo di aver compreso male, che le dichiarazioni fossero comunque incastonate in un ragionamento più ampio. Non sarebbe male, tuttavia, – conclude De Fazio – se il Sottosegretario fugasse ogni dubbio”.

Ascolta qui l'intervista andata in onda su Rainews24 il 1° luglio 2021

 

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