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COMUNICATO STAMPA 28 Marzo 2011

 

UIL Penitenziari – A Roma il Comitato Direttivo Nazionale

A Venezia il 15° suicidio del 2011

 

Si svolgerà a Roma, al Centro Congressi dell’Ergife Palace Hotel, nei prossimi  29-30-31 marzo il Comitato Direttivo Nazionale della UIL PA Penitenziari.

 

Si tratta di una convocazione ordinaria dell’organo statutario – spiega Giuseppe SCONZA, componente della Segreteria Nazionale e responsabile organizzativo – che cade nell’ennesimo momento delicato dell’universo carcerario. Assieme ai  150 delegati che converranno a Roma  rifletteremo e discuteremo, formuleremo proposte.  E’ innegabile che nella situazione attuale, causa il drastico taglio dei fondi e l’assottigliamento sempre più evidente degli organici, non si riesce  a garantire una detenzione in linea col dettato costituzionale,  tantomeno ad offrire livelli di sicurezza efficienti. Il personale, soprattutto la polizia penitenziaria, subisce gli effetti di questa congiuntura negativa. Non si può continuare ad annaspare e a lavorare  perennemente  con il cuore in gola. Occorrono scelte obiettive e condivise che deflazionino i carichi di lavoro e deresponsabilizzino gli operatori penitenziari. Tutti, ad ogni livello, sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità. Questo potrebbe essere utile a rompere quel senso di abbandono ed isolamento che attanaglia il personale . Noi cercheremo di favorire questa discussione “

Nella mattinata del 30 marzo, ore 9.00, il Segretario Generale Eugenio SARNO svolgerà una relazione. A seguire sono previsti gli interventi del capo del DAP Franco IONTA, del Capo del DGM Bruno BRATTOLI e di diversi Dirigenti Generali delle due amministrazioni. Saranno presenti, inoltre, anche rappresentanti di altre OO.SS. rappresentative della polizia penitenziaria. Chiuderà i lavoro della mattinata Benedetto ATTILI, Segretario Generale della UIL Pubblica Amministrazione.

Abbiamo voluto derogare alla consueta ritualità per offrire un contributo di analisi e di proposta.  La presenza dei massimi livelli dell’Amministrazione Penitenziaria ,  della Giustizia Minorile e di altri Sindacati consentirà di articolare un ampio confronto sulle specifiche criticità. Nei nostri banner e nello striscione che campeggerà nella sala abbiamo voluto – conclude SCONZA- racchiudere in una sintesi iconografica  tutte  queste criticità . Un messaggio crudo ed immediato, forse. Ma l’universo penitenziario ha bisogno di una scossa, di una iniezione di adrenalina rivitalizzante. Per questo non abbiamo voluto invitare nessun politico. Abbiamo consapevolezza che la politica, in questi momenti,  è distratta da altri temi che riguardano la giustizia. Allora è meglio cominciare a cercare quelle soluzioni possibili al nostro interno, sperando di trovare ascolto e disponibilità da parte delle amministrazioni. Il futuro ci preoccupa molto. Prima che gli eventi possano sommergerci ancora di più, ci tiriamo su le maniche e cominciamo a ragionare in chiave preventiva, organizzativa ed operativa. D’altro canto il suicidio, il 15° del 2011, di un 28enne rumeno, ieri sera,  a Santa Maria Maggiore (Venezia) ci dice che il tempo scorre inesorabile e tutto il sistema penitenziario si  avvia, altrettanto inesorabilmente, verso il baratro”

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