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Comunicato stampa del 18 marzo 2021 - Carceri: Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus

ROMA, 18/03/2021 – “Nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus, anche noi ci stringiamo attorno al dolore delle tante, troppe, famiglie che hanno dovuto subire la perdita di un proprio caro a causa della Pandemia che ha colpito la comunità mondiale. Commemorare significa anche fare tesoro dell’esperienza, per quanto drammatica essa sia stata, e porre in essere qualsiasi sforzo, progettualità e intervento affinché il Paese e ogni categoria che lo compone siano pronti alle future sfide, ma anche a quella che si sta ancora combattendo contro la SARS-CoV-2”.

Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, nella ricorrenza della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus.

De Fazio, poi, aggiunge: “in tale contesto, nondimeno, troviamo particolarmente grave e ingiustificabile da qualsiasi punto di vista che gli appartenenti alla Polizia penitenziaria, fra cui pure si sono già registrati 10 decessi e migliaia di contagiati da Covid-19, siano probabilmente gli unici lavoratori dipendenti del Paese ai quali non viene tuttora riconosciuto l’infortunio sul lavoro in caso contraggano il Coronavirus in occasione di servizio, a causa dell’assenza di direttive specifiche da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”.

“Questa incomprensibile e inqualificabile mancanza – spiega ancora il leader della UILPA PP – determina di fatto che gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che si ammalano di Covid-19 in occasione di lavoro, non essendo coperti da assicurazione INAIL e a differenza degli operatori delle altre forze dell’ordine per i quali sono state puntualmente emanate specifiche indicazioni dalle rispettive amministrazioni, devono soggiacere a farraginose, lunghe e incerte procedure per vedersi riconosciuta la dipendenza da causa di servizio e ciò che ne deriva. A procedure ancora più complesse e tortuose devono peraltro sottostare i familiari di quanti a causa del Coronavirus contratto in servizio perdono purtroppo la vita”.

 “Sappiamo che, a seguito di nostri continui inviti in tal senso, i Vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si stanno interessando della materia, ma è del tutto evidente che si sia ormai superato qualsiasi ragionevole ordine di tempo, specie ora che la terza ondata del contagio imperversa nel Paese e sta inevitabilmente investendo pure le carceri. In questa giornata di memoria e cordoglio, pertanto, – conclude De Fazio – ci appelliamo nuovamente alla riconosciuta sensibilità del Capo e del Direttore del personale del DAP, Petralia e Parisi, e per la parte di loro competenza al Capo e al Direttore del personale del DGMC, Tuccillo e Cacciapuoti, affinché la questione trovi un immediato sbocco”. 

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