Piccola rubrica estemporanea su temi d'attualità in seno alla realtà penitenziaria italiana ed in particolare connessa alla nostra attività sindacale.
Le tre domande con cui abbiamo dialogato oggi con il Segretario Generale sono le seguenti:
1) Redistribuzione dotazioni organiche, previsto un aumento di personale?
2) Neo Vice Ispettori ammessi all'interpello per la mobilità - Perchè le proteste?
3) Aggressioni al personale penitenziario, sono in aumento? Come arginare o prevenire?
Dai fatti esposti durante l'istruttivo dialogo si evince come la nostra Organizzazione Sindacale sia stata preveggente rispetto a difficoltà che potevano essere evitate se l'Amministrazione avesse dato ascolto alle nostre rivendicazioni.
Dimostrazione documentata di quale sia la maturità sindacale a cui oggi la UILPA Polizia Penitenziaria sia giunta.
Merito di ogni quadro sindacale e dalla forza di voi iscritti.
Carceri: Continuano emergenza e suicidi - Intervista al canale tvcampiflegrei.it
Comunicato stampa del 17 aprile 2023 - Carceri: Suicida detenuto a Santa Maria C.V., il 15esimo dell’anno
Roma, 17 apr. – “Un detenuto si è suicidato poco dopo la mezzanotte nel carcere di Santa Maria Capua Vetere legandosi alle inferriate della finestra della cella ove si trovava ristretto, a nulla sono valsi i soccorsi della Polizia penitenziaria e dei sanitari. Da quanto si apprende, si tratterebbe di un ristretto del circuito ad “alta sicurezza”.
A commentare la notizia è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Si tratta del 15esimo suicidio di un detenuto nel corso dell’anno (84 nel 2022), cui aggiungere un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria che qualche settimana fa si è tolto la vita sempre in Campania, in quella che continua a presentarsi come una vera e propria carneficina tanto da far pensare a una ‘pena di morte’ di fatto”, aggiunge il Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Sovraffollamento detentivo, deficienze organizzative, strumentazioni e tecnologie inadeguate e organici carenti per tutte le figure professionali, solo alla Polizia penitenziaria mancano 18mila unità, non consentono oggettivamente neppure di mirare al perseguimento degli obiettivi indicati dall’art. 27 della Carta costituzionale e, soprattutto, mettono a repentaglio la sicurezza di reclusi e operatori. Servono misure emergenziali e parallele riforme strutturali che reingegnerizzino l'architettura dell'esecuzione penale e, in particolare, quella carceraria. L'introduzione dei medici del Corpo di polizia penitenziaria appena approvata dal Governo con il decreto P.A. è un ottimo passo in avanti. Ora bisogna concretizzarlo e accelerare su tutto il resto, nella direzione peraltro annunciata anche dal sottosegretario al Ministero della Giustizia, con delega al DAP, Andrea Delmastro delle Vedove”, conclude De Fazio.
Comunicato stampa del 13 aprile 2023 - Firme contraffatte sulle tessere sindacali?
La UILPA PP si costituisce parte civile e offre difesa legale a chi denuncia - Roma, 13 apr. – “Non abbiamo esitato a sospendere in via cautelare da ogni incarico ricoperto in seno alla UILPA Polizia Penitenziaria un Segretario Nazionale citato in giudizio presso il Tribunale di Napoli per presunte firme apocrife apposte su alcune deleghe per la riscossione del contributo sindacale. Non solo, ma come avevamo annunciato già nel novembre del 2020 abbiamo dato mandato ai nostri legali per costituirci parte civile per i danni d’immagine e patrimoniali che ne possono derivare. Per noi l’integrità morale, la coerenza, la correttezza e la linearità nei comportamenti non sono negoziabili e costituiscono presupposto indispensabile per essere credibili anche agli occhi degli interlocutori istituzionali. Linearità di comportamenti, peraltro, che certo non può rinvenirsi in chi, rivestendo incarichi nazionali, passa in meno d’un batter di ciglia da un’organizzazione sindacale all’altra”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“I fatti risalgono agli inizi del 2020, quando alcuni appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano si ritrovarono trattenute sindacali senza, a loro dire, aver sottoscritto la delega a operarle. Già allora, corrispondendo con lo studio legale che tutelava uno degli interessati, avevamo anticipato che ci saremmo costituiti parte civile nell’eventuale giudizio penale. Spesso ci pervengono segnalazioni di pratiche poco ortodosse o, addirittura, illegali nell’acquisizione delle adesioni sindacali, tuttavia le presunte vittime di queste condotte truffaldine e deleterie per tutto il movimento sindacale, ben al di là della portata meramente economica, desistono dal denunciare o anche solo dal confermare le loro dichiarazioni per timore di ritorsioni. Mai prima d’ora era accaduto che queste condotte fossero imputate a (ex) dirigenti della UILPA Polizia Penitenziaria e, seppure i casi presunti siano solo tre, non possiamo far finta di nulla ed è nostro dovere prevenire e impedire ogni azione illecita. Pure per questo invitiamo tutti a denunciare senza esitazione ogni pratica illegale nell’acquisizione delle iscrizioni sindacali e offriamo a chiunque voglia farlo, anche non aderente alla UILPA Polizia Penitenziaria, l’assistenza legale a nostro carico”, conclude De Fazio.
Roma, 06 apr. – “L’introduzione dei medici del Corpo di polizia penitenziaria prevista nell’ambito del ‘decreto assunzioni’ approvato, per quanto si apprende, nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri da poco conclusasi è di portata assolutamente straordinaria e, oltre a iniziare a parificare la Polizia penitenziaria alle altre forze dell’ordine ed a consentire un’efficace gestione delle pratiche sanitarie degli operatori, aumenterà i livelli di sicurezza, non solo sanitaria, delle carceri. Diamo atto al Sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, e al Governo tutto di aver mantenuto l’impegno su una questione la cui soluzione sollecitavamo da anni; ora si prosegua con assunzioni straordinarie, equipaggiamenti, modello custodiale, protocolli operativi e riorganizzazione complessiva”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“La Polizia penitenziaria è l’unico fra i corpi civili e militari dello Stato a non essere dotato di medici, con pesantissime ripercussioni in termini di gestione sanitaria che sono diventate drammatiche durante la pandemia da Covid-19 e riflessi enormi anche sulla generale sicurezza carceraria. Aspettiamo ovviamente di leggere il testo del decreto-legge, riservandoci di produrre eventuali osservazioni alle commissioni parlamentari deputate, ma certamente è un passo di portata storica che muove nella direzione giusta”, continua il Segretario della UILPA PP.
“Nondimeno, l’introduzione dei medici con l’ampliamento organico dei ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria ripropone ancora una volta la necessità di ridisegnarne l’architettura nell’ambito di una riorganizzazione complessiva del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Parallelamente, è necessario procedere ad assunzioni straordinarie che possano in breve tempo ridurre il gap di 18mila unità fra operatori in servizio e fabbisogno reale, così com’è indispensabile implementare gli equipaggiamenti, ripensare il modello custodiale e redigere protocolli d’intervento operativo per la gestione degli eventi turbativi dell’ordine, della sicurezza o, comunque, del regolare svolgimento dei servizi”, conclude De Fazio.