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La nostra nota n. 8084 - Egregio Provveditore, In data 10 ottobre 2015 la Segreteria Regionale UIL PA Penitenziari Sicilia ha chiesto di sospendere l’attività di formazione indicata in oggetto, comunicata con nota n.86732/P-IV del 9/10/2015, per violazione delle procedure previste dalle vigenti norme contrattuali.


L’art. 26 c.1 lett. (a) DPR 395/95 prevede, infatti, che a livello centrale e periferico sia garantita la verifica e la formulazione di proposte relativamente alla formazione e all’aggiornamento professionale da parte di una specifica Commissione che, nel caso specifico, non risulta sia stata convocata.
Ad onor del vero, fatta eccezione per il progetto “dal benessere organizzativo alla sostenibilità organizzativa”, trasmesso da codesto ufficio alle OO.SS. in data 4/2/2014 non risulta nemmeno che la predetta attività sia stata realizzata in occasione del piano annuale della formazione (mai trasmesso alle oo.ss.) che ogni anno l’amministrazione ha l’obbligo di realizzare.
Ragione per cui si chiede, anche in Sicilia, l’attivazione della predetta commissione.
A proposito del programma formativo in questione (addetti MOF), l’urgenza con la quale sono stati avviati i relativi corsi induce il sospetto, speriamo infondato, che si vogliano assegnare al personale incombenze e adempimenti di natura tecnica ed “ingegneristica” non di pertinenza del Corpo di polizia penitenziaria, violando così anche la previsione di quelli che sono i compiti istituzionali.
Appare utile rilevare, inoltre, che l’art.24 co 6 lett. B del DPR 164/2002 prevede che i criteri applicativi relativi alla formazione ed all’aggiornamento professionale, con riferimento ai tempi e alle modalità, siano soggetti alla “contrattazione decentrata”, mentre per l’attuazione dei programmi di formazione (art.25 co 4 lett. B) è previsto “l’esame congiunto” (art.26 co 3).
Al contrario, invece, per effetto delle Sue disposizioni i Direttori degli istituti hanno proceduto alla scelta unilaterale delle unità da formare.
A pensar male si fa peccato ma ogni tanto si indovina e quindi non vorremmo arrivare a pensare che l’intenzione sia quella di creare una nuova “specializzazione” finalizzata ad evitare il principio delle pari opportunità attraverso una regolare e regolamentata rotazione del personale nel servizio di MOF.
Si ribadisce, pertanto, la richiesta di sospendere i corsi in questione e, nelle more, si chiede una immediata convocazione delle OO.SS. affinché democraticamente e nel rispetto delle leggi vigenti si possano determinare i criteri di partecipazione ai corsi e formulare osservazioni rispetto ai programmi formativi ipotizzati.
L’auspicio è quello che la S.V. voglia rivalutare le proprie posizioni nel senso di garantire l’esercizio delle prerogative sindacali che, altrimenti, sarebbero pregiudicate da una condotta inopportuna.
Si resta in attesa urgente riscontro e si porgono distinti saluti.

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