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Nota n. 8494 del 28 aprile 2017 - PRAP di Napoli – Gestione piante organiche in relazione alla trasformazione della geografia penitenziaria.

             Negli anni e nei mesi trascorsi, anche la geografia penitenziaria del PRAP della Campania ha subito diversi mutamenti in conseguenza della soppressione/trasformazione/apertura di istituti penitenziari, ICAM, OPG e/o parti di essi. Altri sono ancora in fieri, ma comunque di imminente attuazione (es. messa in funzione nuova sezione presso la CC Salerno).

            Tuttavia, la (presunta) riorganizzazione penitenziaria non è stata accompagnata, parallelamente, dalla necessaria rimodulazione delle piante organiche di sede della Polizia Penitenziaria e da una gestione razionale, efficace, trasparente e, magari, condivisa delle risorse umane.

            Ne è conseguita una serie di provvedimenti di assegnazione temporanea di dubbia legittimità che ha determinato la movimentazione di operatori senza l’esperimento di procedure atte garantire imparzialità, pari opportunità e trattamento, ma soprattutto apparentemente sconnessa da un progetto complessivo ad ampia gittata che possa far intravedere sbocchi futuri.

            In altri termini, l’impressione è che si sia navigato più o meno a vista con l’adozione di misure estemporanee finalizzate a superare alla meno peggio l’immediato, piuttosto che a perseguire l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa nell’ambito di una visione d’insieme lungimirante e che ambisse a risultati concreti.

            Così gli operatori della già Casa Circondariale di Lauro, nelle more della trasformazione a ICAM – sezione distaccata della CC di Avellino –, sono stati inviati a prestare servizio in varie sedi delle regione spesso d’autorità e per di più senza riconoscimento del trattamento economico di missione, dunque in palese violazione della normativa vigente in materia.

            Situazione di fatto non mutata anche allo scadere naturale dei provvedimenti che disponevano il distacco, i quali non pare siano stati prorogati con l’effetto che gli interessati continuano a essere impiegati presso le sedi di assegnazione temporanea in assenza di formale legittimazione e, comunque, ancora senza il dovuto trattamento economico di missione.

            Gestione per certi versi analoga, peraltro, si è registrata anche in occasione della dismissione della Casa Circondariale di Sala Consilina, nonostante le rassicurazioni fornite direttamente pure dal Capo DAP in occasione di una specifica riunione con le OO.SS. tenutasi nel febbraio 2016.

            Allo stesso modo il PRAP Campano sembra del tutto inerte rispetto all’imminente messa in funzione di una nuova sezione detentiva presso la Casa Circondariale di Salerno, la quale dev’essere necessariamente accompagnata da una tangibile integrazione dell’organico di Polizia penitenziaria.

            Per tutte queste ragioni, anche al fine di scongiurare altrimenti inevitabili iniziative di diversa natura e in altre sedi, si invita la S.V. a esercitare ogni prerogativa di competenza al fine di determinare la rivisitazione degli organici di sede presso il PRAP della Campania, nonché il riconoscimento del trattamento economico di missione a tutti gli operatori del Corpo inviati per esigenze dell’Amministrazione a prestare servizio in comuni diversi da quelli della sede di effettiva assegnazione.

            Nell’attesa, molti cordiali saluti. F.to: Il Segretario Generale Angelo Urso.

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