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Nota n. 8752 -  Con nota n.237914 del 20/7/2018 codesto ufficio ha reso note le procedure che intende adottare rispetto alle future assegnazioni dei neo vice ispettori che dal 10 settembre 2018 cominceranno il relativo corso di formazione.

Se da un lato apprezziamo il fatto che si rendono noti i posti disponibili con congruo anticipo, dall’altro rimaniamo basiti davanti ad un provvedimento indecifrabile che non ha né capo né coda, indirizzato a uomini e donne che attendono da ben 10 anni di veder soddisfatte le loro legittime aspettative di carriera.

Dopo il danno derivante dalla lunga attesa e dalla riduzione delle piante organiche, ora anche la beffa di un provvedimento confuso, incomprensibile e ingiusto.

Non possiamo assolutamente credere che chi lo ha realizzato non sia in grado di cogliere ciò che noi abbiamo percepito anche solo da una visione superficiale e, quindi, pensiamo che sia stato realizzato così apposta per indurre quante più rinunce possibili o alimentare il dibattito mettendo in contrapposizione due aspettative legittime, vale a dire la mobilità ordinaria e il mantenimento della sede.

Per quanto ci riguarda noi riteniamo che ci siano le condizioni per realizzare il piano di mobilità di coloro che sono in graduatoria per il trasferimento e, contemporaneamente, per garantire il rientro in sede o quanto meno in realtà limitrofe dei i partecipanti al corso, basta solo volerlo così come quando si è voluto in altre circostanze per questioni diverse e una soluzione trasparente, legittima e condivisa la si può sicuramente individuare.

Le ragioni delle nostre perplessità risiedono in particolare nei seguenti punti:

  • Non è dato sapere se ai presenti in graduatoria in uscita corrispondono anche quelli in entrata, anzi sembra proprio di no;
  • Non si comprende se coloro che hanno chiesto più sedi sono inclusi in tutte le sedi richieste o solo in una di esse (una simulazione della mobilità sarebbe sicuramente tornata più utile);
  • Nel dato relativo al personale amministrato non si capisce se questo è stato epurato o meno di coloro che sono impiegati in sedi extra moenia (più utile sarebbe stato il dato dei presenti visto che stiamo parlando di istituti penitenziari);
  • Non sono indicati i dati relativi al personale impiegato in sedi extra moenia distinti per sede;
  • Dato che il provvedimento parla di mobilità ordinaria per ispettori e sovrintendenti non si capisce però se tra questi ultimi vi siano anche coloro che parteciperanno al corso ed eventualmente quale sarà la sede considerata di “rientro”;

Da non trascurare nemmeno il fatto che le scelte operate in occasione del DM 2/10/2017 hanno creato una disomogeneità indefinibile nella distribuzione dei diversi ruoli e nello specifico per quanto riguarda il ruolo degli ispettori a fronte di una percentuale dell’8,98% per gli uomini e dell’1,18% per le donne, vediamo Regioni che vanno dall’11,19% al 6,49 % per gli uomini e dal 1,95% allo 0,83 % per le donne.

Scelte che probabilmente furono realizzate per favorire la presenza di un maggior numero di unità di altri ruoli in determinate realtà che oggi, guarda caso, sono proprio quelle che lamentano maggiori disparità e quindi il danno maggiore per chi proviene da quelle Regioni a dimostrazione di quanto sia miope l’attività di un’amministrazione che improvvisa a seconda delle situazioni piuttosto che programmare il futuro.

Ad ogni modo il bilanciamento delle predette percentuali, rimodulando correttamente anche quelle degli altri ruoli, eviterebbe o comunque limiterebbe molto le penalizzazioni che si profilano per coloro che si avviano a frequentare il corso, ma anche per coloro che sono in graduatoria per il trasferimento.

Da non trascurare nemmeno il fatto che non è detto che coloro i quali partecipano al corso per vice ispettore desiderino rientrare nella sede di provenienza, ragione per cui acquisire prima il loro desiderio potrebbe favorire ulteriormente la realizzazione e la razionalizzazione del piano di assegnazione.

Un’amministrazione seria, efficace ed efficiente, visto che ad ottobre 2017 si sapeva già della partenza del corso da vice ispettori, ne avrebbe sicuramente tenuto conto, dato che stiamo parlando di persone che hanno partecipato al concorso 10 anni fa e che allora avevano situazioni personali e familiari differenti rispetto ad oggi, quando le piante organiche erano tra l’altro diverse in quanto non ancora colpite dalla scure dei provvedimenti normativi intervenuti successivamente.

Di cose da dire ce ne sarebbero ancora altre ma evidentemente la questione potrà essere compiutamente affrontata solo e soltanto nel corso di un confronto tra le parti che auspichiamo la S.V. voglia convocare al più presto.

Distinti saluti. F.to: Il Segretario Generale Angelo Urso

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