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Ascolta qui gli interventi del Segretario Generale Gennarino De Fazio

Primo intervento: 

Si è tenuta oggi pomeriggio e fino a tarda sera una nuova, lunga riunione nell’ambito della complessa trattativa per il rinnovo del CCNL degli operatori del Comparto Sicurezza per il triennio 2019/2021.

Anche oggi, presenti per il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Cons. Gallozzi e il Dott. Talamo, nonché i rappresentanti del MEF e delle Amministrazioni interessate (il Dott. Parisi e altri dirigenti del suo ufficio per il DAP).

Ha inoltre portato il saluto il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta.

Al centro della discussione, il tema del finanziamento della nuova indennità di caratterizzazione per ogni Corpo (per la PolPen: Indennità di specificità del Corpo di polizia penitenziaria), per la quale, come già illustrato, era stato in un primo momento previsto dal MEF che, in caso di necessità, si potesse attingere alle risorse economiche destinate al FESI.

Al contrario, stante la ferma opposizione delle Organizzazioni Sindacali e recependo la ferma richiesta prodotta dalla UILPA Polizia Penitenziaria, nella legge di bilancio per il 2022 che dovrà essere varata dal Parlamento entro fine anno, sarà stanziato, con un emendamento già approvato la scorsa notte dalla Commissione Bilancio del Senato, un apposito fondo di 52,18 milioni a decorrere dall’anno 2022, dei quali 4,36 milioni destinati al Corpo di polizia penitenziaria.

Tale fondo, che equivarrebbe, da primissimi calcoli ancora in corso di verifica, ad un aumento dello 0,77 per cento della retribuzione accessoria (pari a circa lo 0,22 per cento della retribuzione complessiva), porterebbe gli aumenti totali, potenzialmente, al 4,48 per cento a valere dal 1° gennaio 2022.

Esso sarà impegnato per finanziare, ove necessario, la predetta indennità e la restante parte sarà destinata alla remunerazione del lavoro straordinario prestato in eccedenza (in tal caso, è evidente, non si tratterebbe di “aumento” in senso proprio). Le ulteriori risorse residue saranno destinate al FESI.

In merito si esprime moderata soddisfazione, non solo perché ciò consentirà d’istituire la nuova indennità, ma anche perché – recependo la proposta della UILPA Polizia Penitenziaria – l’aumento complessivo a regime potrebbe raggiungere di fatto (secondo primissime stime ancora da approfondire e verificare) il 4,48 per cento a fronte del 3,78 per cento proposto inizialmente dal Governo (+0,7%).

Inoltre, è stata approfondita la disciplina delle federazioni sindacali e ribadita la cancellazione del diritto al trasferimento per quanti fruiscano dell’aspettativa sindacale (non retribuita).

Verso le ore 21.30 la trattativa è stata aggiornata a domani sera, quando si potrebbe giungere a una definizione di massima dell’Accordo, da suggellare successivamente con la firma.

Per ragioni tecniche è disponibile online la registrazione del solo primo intervento della UILPA PP.

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