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Di seguito alle sollecitazioni prodotte dalla UIL in relazione alle questioni connesse all’improprio utilizzo dell’aspettativa sindacale non retribuita allo scopo di ottenere il trasferimento nella sede ambita e, più in generale, a tutte le tematiche che afferiscono alla mobilità (ordinaria, legge 104/92, mandato amministrativo, figli minori, etc.), il Direttore generale del personale e delle risorse del DAP, dott. P. Buffa, ha com’è noto convocato una sorta di tavolo partecipativo (dunque non contrattuale) al fine di illustrare le modalità con cui l’Amministrazione sta operando ed acquisire le osservazioni delle OO.SS.
Tutto ciò dovrebbe essere propedeutico alla stesura di una relazione per il Capo del DAP che poi dovrebbe convocare le OO.SS. per il confronto conclusivo.
Riteniamo che l’iniziativa del Capo del Personale sia una scelta di trasparenza e dimostri una buona apertura al dialogo, sempreché, ovviamente si arrivi in tempi rapidi a conclusioni pragmatiche e possibilmente condivise.
Ad oggi si sono tenute due riunioni (in data 14 e 30 giugno 2016) in cui si sono discussi i primi due punti nella scaletta dei lavori indicata dal DAP (legge 104/92 ed aspettativa sindacale).
Rispetto ai trasferimenti ex legge 104/92, abbiamo chiesto che vengano contemperati nel miglior modo possibile tutti gli interessi in gioco, talvolta anche divergenti, tra chi aspira al trasferimento “ordinario” e chi ha necessità di assistere un congiunto disabile. Abbiamo chiesto altresì di ripensare le procedure che oggi determinano la restituzione alla sede di appartenenza al venir meno dei presupposti che hanno originato il trasferimento. Abbiamo puntato l’attenzione sui termini di riscontro delle istanze e sulla necessità di dare effettività alle “liste di attesa” quando non si dia corso al trasferimento per mancanza di posto disponibile. Rispetto a tutto ciò ed a molto altro abbiamo naturalmente avanzato una serie di proposte di dettaglio.
Nella giornata di ieri, invece, si è discusso sullo “spinoso” tema dell’aspettativa sindacale non retribuita (ed i conseguenti trasferimenti).
Purtroppo, come al solito, abbiamo dovuto registrare da diverse Organizzazioni Sindacali pratiche ostruzionistiche finalizzate – a nostro avviso – ad evitare che si discuta compiutamente del merito. Così le prime due ore e mezzo di “riunione” (mai termine fu più improprio) si sono sprecate in “tafferugli” e discussioni inconcludenti. Qualcuno è arrivato persino a dire che non richiederà più aspettative per i propri dirigenti dopo che conseguiranno il trasferimento quelli che ora ne stanno fruendo, ma che dopo “denuncerà” coloro che utilizzeranno lo stesso istituto!!! (ma allora c’è qualcosa di illecito già ora?)
Noi abbiamo ribadito quanto già detto nella riunione del 23 marzo u.s. e con la nota dell’11 gennaio 2016. Abbiamo rimarcato che non temiamo un’Amministrazione che decide, avendo e conoscendo anche gli strumenti per intervenire rispetto a eventuali determinazioni illegittime, ma pretendiamo al contrario un’Amministrazione che si assuma le proprie responsabilità. Naturalmente chiediamo che decida in ragione di un quadro di regole precostituite, chiare, trasparenti, imparziali e quanto più possibile condivise. In tale direzione è assolutamente indispensabile ricondurre il tema dell’aspettativa sindacale a quella che è la sua ratio e gli eventuali trasferimenti a casi del tutto eccezionali, non affatto automatici e tenendo conto (come per i trasferimenti l. 104/92, etc.) del preminente interesse pubblico.
A margine della riunione, abbiamo colto l’occasione per sollecitare l’Amministrazione a dar corso, previo confronto con le OO.SS., alla preannunciata mobilità per Ispettori e Sovrintendenti.
Il calendario di incontri è stato aggiornato al prossimo al 18 luglio.

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