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Abbiamo letto un comunicato che, se non conoscessimo personalmente colui che lo ha scritto, non oseremmo a definire delirante, a dimostrazione che quando non si hanno argomenti è più facile creare confusione e attribuire le responsabilità ad altri.

Sorvoliamo volutamente sulle affermazioni che riguardano il Ministro perché non ha bisogno della nostra difesa, tuttavia avendo l’osapp citato la UIL non possiamo esimerci dal replicare:

  1. Perché l’osapp manifesta tanto livore nei nostri confronti se il problema della mobilità riguarderà soltanto 60 unità? Immaginiamo diranno che una sola unità merita tutela, ma noi potremmo eccepire che per tutelare un diritto è necessario che questo sia tale, ma pure replicare che anche una sola unità recuperata all’interno del carcere andrà a dare supporto a quei colleghi che lo stesso osapp dice “prendono gli schiaffi”.
    Chi si preoccupa e chi no dei colleghi in carcere?
  2. Rispetto al riordino delle carriere e ai tagli della legge Madia invitiamo l’osapp ad andare sul nostro sito dove, a differenza del loro, potranno ascoltare gli interventi della UIL in occasione delle audizioni alla Camera e Senato (riordino) e Palazzo Vidoni (contratto) così da rinfrescarsi la memoria e se non basta possono anche scaricare i comunicati in materia a partire da quello dal titolo “passo falso del Governo Gentiloni” del dicembre 2016;
  3. Sulle aggressioni non abbiamo memoria di ciò che ha fatto l’osapp, ma sappiamo bene quello che abbiamo fatto noi scrivendo a tutti i vertici del DAP e di via Arenula, ma anche presso il Ministero del Lavoro (possiamo anche spiegare perché se serve) e altre iniziative faremo;
  4. Sulle relazioni sindacali e tanto altro in materia di abusi e ingiustizie noi forse abbiamo detto meno dell’osapp, ma abbiamo sicuramente fatto di più e cioè un art. 28 la cui prima udienza è fissata davanti al giudice del lavoro di Roma in data 24/11/2017.
    A prescindere dall’esito questi sono fatti e non parole;

Vogliamo parlare della disinformazione sul pagamento della caserma o magari delle aspettative sindacali non retribuite?

Chi lo spiega a quei poveri ragazzi che mentre loro prendono gli schiaffi in sezione c’è chi come l’osapp tiene neo assunti o poco più in aspettativa sindacale per farli approdare a casa dopo due anni mentre loro, magari, continuano a prendere gli schiaffi?

Lo spiega l’osapp ai 3.200 aggrediti come si concilia la permanenza del personale in ambienti dove sono più le persone che le sedie, con i luoghi dove loro lavorano con 70/80 detenuti e qualcuno li aggredisce?

Sia chiaro all’osapp, visto che non ha ancora capito ciò che diciamo, che per la UIL le unità da recuperare sono tutte quelle impiegate in servizi esterni al carcere e non solo al DAP, vale a dire procure, tribunali, varchi, magistrati e tribunali di sorveglianza ecc.. e non perché ce l’abbiamo con loro, come si vuole far credere, ma semplicemente perché riteniamo che i problemi esistenti devono avere una priorità e questa è il carcere.

Noi non abbiamo mai chiesto la rotazione decennale per coloro che hanno sede e non sono in esubero, piuttosto crediamo che questa sia frutto dell’atteggiamento ostinato di chi vuole tutelare i privilegi in un momento di emergenza.

Non è appunto mischiando i cavoli a merenda che si può prendere in giro chi lavora in carcere.

Abbiate il coraggio di assumervi le vostre responsabilità, così come noi ci assumiamo quella di scelte impopolari avendo anche il coraggio di registrarci e farlo sentire a tutti.

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