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Ascolta l'intervento della UILPA Polizia Penitenziaria

 

        Nel pomeriggio odierno si è tenuta la terza sessione del confronto fra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali rappresentative in relazione alle misure da adottare per arginare l’ormai dilagante incedere degli eventi critici e delle aggressioni in danno degli operatori del Corpo di polizia penitenziaria.

        La riunione è stata presieduta dal Capo del DAP (Basentini) con la partecipazione del DGPR (Parisi), nonché di altri dirigenti e funzionari, ivi compresi alcuni componenti del gruppo di lavoro istituito con PCD del 18 aprile 2019.

        La UILPA Polizia Penitenziaria con i propri interventi ha sostanzialmente ribadito è rafforzato quanto aveva sostenuto e proposto nei precedenti incontri. In particolare, fra le principali richieste, si ricordano:

  • Accelerare il più possibile il confronto e l’adozione delle misure utili a frenare il costante aumento di eventi critici e delle aggressioni agli operatori, pur considerando una certa gradualità per portarle a regime; 
  • Nelle more dell’adozione delle misure di cui sopra sospendere qualsiasi ulteriore ammissione di detenuti al c.d. “regime a custodia aperta”; 
  • Anche attraverso un emendamento da approvare in fase di conversione del c.d. “decreto sicurezza bis”, introdurre uno specifico reato nel codice penale, o almeno delle aggravanti specifiche, per inasprire le pene per coloro che trovandosi in stato di detenzione aggrediscano appartenenti alla Polizia penitenziaria; 
  • Pubblicare sul sito web istituzionale, nella sezione delle statistiche, i dati concernenti il personale e gli eventi critici.

         Dopo ampia e articolata discussione, comunque articolatasi in un clima di sostanziale condivisione d’intenti, il Capo del DAP ha assunto i seguenti impegni:

  1. Entro pochissimi giorni verrà trasmessa alle OO.SS. e ai Provveditori regionali una bozza di circolare che rivisiterà i circuiti penitenziari, riordinando il sistema e meglio regolando sia la gestione dei circuiti, ivi comprese le sezioni di cui all’art. 32 del regolamento di esecuzione all’o.p. (quelle a cui destinare i “detenuti violenti”), sia le procedure per l’ammissione il mantenimento al regime aperto. Acquisite le osservazioni delle OO.SS. e dei Provveditori regionali e apportati, a stretto giro, gli eventuali correttivi la circolare verrà dunque emanata, per entrare a regime gradualmente e nel giro di qualche mese; 
  1. L’Amministrazione formulerà a brevissimo termine una proposta per l’introduzione nel c.p. di uno specifico reato o, più probabilmente, delle aggravanti che aumentino le pene e precludano l’accesso alle misure alternative per coloro che commettano aggressioni in carcere in danno della Polizia penitenziaria;  
  1. Saranno pubblicati sul sito internet del Ministero della Giustizia i dati concernenti il personale e gli eventi critici (sono già state impartite disposizioni a riguardo).

       Alla luce degli impegni di cui sopra e in attesa di leggere la bozza di circolare, la sensazione è che finalmente si stia imboccando la strada giusta, sempreché – ha ribadito la UILPA PP – l’Amministrazione centrale riesca a disciplinare la materia in maniera efficace e chiara, anche abrogando espressamente le precedenti disposizioni incompatibili con quelle che verranno emanate e, soprattutto, acquisisca quella necessaria autorevolezza che determini il rispetto delle direttive impartite in ogni sede periferica.

       Il confronto proseguirà giovedì 27, durante il quale ci si concentrerà sulla ridefinizione delle dotazioni organiche.

       L’audio dei principali interventi UIL è disponibile online.

 

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