Presieduta dal Capo del DAP Basentini, con la collaborazione del DGPR Parisi, del Dott. D’Andria, della Dott.ssa Del Grosso e di altri funzionari, tra cui anche numerosi componenti del gruppo di lavoro istituito con PCD del 18 aprile 2019, si è tenuta in serata al DAP l’ VIII riunione in tema di ridefinizione delle dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria.
La UILPA PP, rappresentata nell’occasione da Stefano Caporizzi, ha ribadito i concetti già espressi negli incontri precedenti e sollecitato la chiusura del confronto – relativo alle dotazioni riferite esclusivamente agli istituti penitenziari (intramoenia) – sulla base delle proiezioni definite “ideal”.
A seguito del dibattito, con visioni anche parzialmente diversificate, si è convenuto di ritenere esaurito il confronto sulla base, appunto, della quantificazione “ideal”, che è risultata complessivamente pari a 46.599 unità (solo per le carceri) e di riconvocare il tavolo per iniziare a discutere delle nuove dotazioni per le sedi extramoenia.
Si precisa, peraltro, che mentre saranno “vincolanti” le dotazioni organiche per singolo PRAP, quelle relative agli istituti della circoscrizione potranno essere rimodulate previo confronto regionale (fermo restando l’invarianza del totale) per compensare eventuali e peraltro inevitabili disallineamenti o esigenze particolari (in allegato il dettaglio delle ripartizioni).
La UILPA PP, in attesa che quanto definito si trasformi in atti concreti, esprime moderata soddisfazione per un’operazione che, per la prima volta, ha consentito di addivenire a una rilevazione dell’effettivo fabbisogno degli istituti penitenziari e che, seppur di certo non immune da errori, può comunque ritenersi quanto più vicina possibile all’ottimale.
Da considerare, difatti, che dal dato fissato emerge una carenza organica rispetto agli operatori effettivamente in servizio nelle carceri che sfiora le 15.000 unità.
Ora cercheremo di spingere sull’acceleratore per definire, con metodo analogo, l’effettivo fabbisogno delle sedi extramoenia e ottenere l’emanazione del nuovo decreto ministeriale.
