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    Egregio Provveditore,

questa O.S. le scrive l’ennesima missiva al fine di aggiornarci rispetto alla situazione dei nuclei provinciali di Bari, di Foggia ed interprovinciale di Lecce, poiché ci giungono notizie sempre meno incoraggianti rispetto alla loro funzionalità con continue criticità registrate. 

La nostra posizione è sempre stata chiara e coerente (anche perché conforme alle previsioni del nuovo modello Operativo), per noi la costituzione dei nuclei cittadini, provinciali ed interprovinciali dovrebbe essere prevista solamente in presenza di particolari esigenze operative che permettano un risparmio di risorse, al fine di soddisfare i principi dell’azione amministrativa ai sensi dell’art. 1 comma 1 della legge 241/90 “ criteri di economicità, efficacia, pubblicità, trasparenza…”!!!

Ci sembra che gli obbiettivi sopraindicati non siano stati raggiunti poiché non vi è sicuramente una migliore operatività dei nuclei così costituiti ed anche perché dai dati in nostro possesso ( dati ufficiali solo per una realtà) ci risulterebbe un aumento esponenziale del ricorso al lavoro straordinario oltre che alle missioni ed altri capitoli di spesa.

Un aumento della spesa pubblica che, a nostro parere, dovrebbe portarla a ragionare in senso opposto rispetto alla sua volontà espressa negli incontri che si sono susseguiti, noi crediamo che l’anti economicità costringa l’amministrazione ad invertire “ la rotta”, non come semplice facoltà ma come obbligo giuridico.

Tra l’altro anche nelle riunioni quasi tutte le OO.SS. hanno rappresentato una serie di problematiche che di fatto causano (oltre all’acclarata anti economicità)  una minore funzionalità delle traduzioni ed in generale degli Istituti Penitenziari, soprattutto nelle piccole realtà nelle quali, con le poche risorse a disposizione e con una fattiva collaborazione tra i coordinatori dei nuclei e dei servizi d’Istituto, si riusciva a garantire una discreta organizzazione del lavoro.

Un “fallimento” che è stato anche causato dalla mancata previsione, preventiva, di regole degli istituendi Nuclei e successivamente ( dopo circa 4 mesi) di una informativa sulla organizzazione degli stessi che non riflette, non valuta ( o lo fa erroneamente) i carichi di lavoro, ”basandosi” sull’esistente, senza la definizione delle piante organiche, consapevoli che il D.M. del 22 marzo 2013  non è corrispondente alle reali esigenze degli Istituti Penitenziari ( e servizi extra moenia) della regione Puglia.

Per i motivi suindicati, si chiede un incontro urgente che vada a ridefinire la materia de quo e con la auspicabile conseguente richiesta di revoca del P.C.D. relativo all’assetto organizzativo dei Nuclei Traduzioni della regione Puglia alla luce, tra l’altro, delle tante argomentazioni che tutte le O.O.S.S. le stanno rappresentando.

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